A 35 anni, l’ex leader della protesta studentesca ha sconfitto con il 55% il rivale dell’estrema destra Kast. Con Boric la sinistra torna al potere in Cile, dopo il conservatore Piñera.

Un millenial ex leader della protesta studentesca è il nuovo presidente del Cile. Gabriel Boric ha solo 35 anni ed è il più giovane presidente della storia democratica dello Stato latinoaamericano. Boric è il leader del Frente Amplio e del Partido Comunista. Il suo sfidante, il candidato di estrema destra, Josè Antonio Kast, chiamato anche il ‘Bolsonaro cileno’, ha ammesso la sconfitta su Twitter: “Ho appena parlato al telefono con Gabriel Boric e mi sono congratulato con lui per il suo grande successo. Da oggi è il Presidente del Cile e merita tutta la nostra stima e collaborazione costruttiva. Il Cile sempre davanti a tutto”.
Dopo il conservatore Sebastian Piñera, con Boric la sinistra torna al potere in Cile, con una vittoria molto ampia, al di là di ogni previsione.

Per la prima volta dal 1990, si sono confrontati due candidati al di fuori dei tradizionali partiti di centrosinistra e centrodestra, con programmi economici e sociali contrapposti. Boric propone di rafforzare il ruolo dello Stato nell’economia, un aumento delle tasse per finanziare la spesa sociale e la fine del sistema pensionistico privato ereditato dalla dittatura.

Kast, che in passato ha più volte difeso la dittatura militare, era arrivato in testa al primo turno elettorale del mese scorso, ma non era riuscito a ottenere la maggioranza dei voti. Ciò lo ha portato al ballottaggio contro Boric, che aveva chiuso a due punti di distanza.

Subito dopo l’annuncio della vittoria di Boric, i suoi sostenitori sono scesi a festeggiare nelle strade della capitale, Santiago, con canti, cori e un concerto di clacson. In molte città è tornata a risuonare la canzone simbolo dell’epoca di Salvador Allende: «El pueblo unido jamas será vencido».