Sapete già che la salute vien mangiando: lo avete letto sulle copertine di libri, lo avete sentito ripetere da progetti educativi e slogan, lo avete visto nella campagna dell’Expo di Milano (il cui tema è stato il diritto ad un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti del pianeta). Siete consapevoli che dovreste consumare cibi non raffinati e possibilmente di natura vegetale. Vi è stato persino detto che una dieta vegana può guarire dal cancro, ma alla fine avete scoperto che era una bufala. Certo, magari in una postilla si spiegava che consumare alcuni cibi può prevenire molte malattie, tra cui i tumori, ma siete passati oltre come si fa con i vecchi proverbi. In fondo avete le vostre ragioni: meglio rimanere in una beata ignoranza che farsi tormentare da un pugno di nozioni contraddittorie.
Ma se c’è un motivo per guardarvi dalle mezze verità, è che potreste conoscere la metà sbagliata. Vale la pena sapere che un dipartimento dell’Istituto Nazionale dei Tumori studia il ruolo della dieta nella prevenzione del cancro, e che la comunità scientifica ha scoperto che Braccio di Ferro aveva ragione. Mangiare verdure rende più forti, persino quando l’avversario non è un Bruto qualsiasi, ma il male più temibile della nostra epoca. E se bisogna ammettere che lo stesso Popeye avrebbe dovuto ricontrollare i propri dati scientifici (gli spinaci non sono la miracolosa fonte di ferro che si diceva allora), il concetto resta comunque valido: mangiare “verde” vi darà una marcia in più.


Sono note le perorazioni di Umberto Veronesi in favore della dieta vegetariana, tuttavia, anche senza rinunciare del tutto agli alimenti di origine animale, è possibile seguire alcune regole fondamentali per mangiare meglio. Le abbiamo elencate per voi, seguendo principi confermati anche dal dottor Franco Berrino, direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. L’epidemiologo di fama internazionale ha esposto diverse volte i capisaldi della propria dieta, ritrovandosi al centro delle polemiche quando il suo approccio è stato scelto per riformare il menù delle mense scolastiche milanesi.
Ciò nonostante, il suo lavoro continua a coinvolgere centinaia di pazienti oncologici riscuotendo risultati anno dopo anno, e contribuisce a formare gli chef del futuro perché si prendano cura della salute, oltre che del gusto.
“Questa ricerca che è in corso non è soltanto qui a Milano, è anche a Torino, Napoli… a Palermo. Naturalmente è sempre molto difficile, perché la ricerca sui farmaci ha dei potentissimi interessi dietro, i soldi vengono fondamentalmente dall’industria. La ricerca sulla prevenzione questi interessi non ce li ha dietro, no? […]
Fondamentalmente, quello che noi proponiamo è di recuperare la cucina elementare, semplice. […] Qui mangiamo tutte queste cose della sana tradizione popolare, ed è sorprendente scoprire nella conoscenza scientifica che sono le cose che ci fanno bene. Noi ci occupiamo di cancro istituzionalmente, ma questo vale per le malattie di cuore, vale per le demenze senili, vale per il diabete, vale per le epidemie, vale per la cataratta, vale per le malattie frequenti del giorno di oggi”.
E allora ecco qualche rapido consiglio per mettere in riga la vostra dieta.

Nemico pubblico numero uno
• Se inizierete a leggere le etichette, scoprirete che lo zucchero è ovunque, dalle bibite ai piselli in scatola. Inoltre, una delle sue peculiarità è di essere ingerito volentieri anche quando si è sazi.

• Iniziate la giornata con un toast? Attenzione al pane in cassetta quando tra gli ingredienti c’è il destrosio. Vuol dire glucosio: in sostanza mettono lo zucchero nel pane, come in molti altri alimenti, perché le materie prime sono di bassa qualità.
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Lo sciroppo di glucosio non vi fa per niente bene e il maltitolo, che campeggia allegramente tra gli ingredienti del biscotti dietetici, è ancora più calorico dello zucchero.
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Preferite fare colazione con il riso soffiato bianco? Non ci pensate neanche: ha un indice glicemico altissimo. Piuttosto, scegliete una colazione a base di frutta, muesli o fiocchi d’avena.

Sorvegliati speciali
• Provate a ridurre sensibilmente il consumo di carni rosse, in particolare salumi e insaccati (soprattutto per prevenire i tumori dell’apparato digerente).
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La farina 00, anche se biologica, è da evitare (perché raffinatissima).
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Il latte vaccino e i formaggi vanno consumati con grande moderazione.

Edizione integrale:
• Alla frutta e verdura fuori stagione bisogna preferire ciò che cresce spontaneamente nel periodo in cui lo consumiamo.

Riso integrale: ha proprietà antinfiammatorie, è ricco di acidi grassi essenziali e di proteine di alta qualità. Questo prodotto DEVE essere biologico perché i pesticidi si sciolgono nei grassi e quindi si trovano nel germe. Nel riso brillato il germe non c’è più, ma neanche le proprietà benefiche del riso.
Sale marino integrale: oltre al cloruro di sodio contiene magnesio, calcio, iodio e “tutti i sali del mare”.
• Avete paura di ingrassare mangiando pasta e preferite un bel panino integrale? “È meglio andarci piano con il pane perché fa aumentare la glicemia molto rapidamente quando lo mangiamo, la pasta invece cede zucchero piano piano”.

Tornare alle radici:
• Via libera a sedano, zucca, rape, porri: sono fonti di fibre, contengono poche calorie e hanno proprietà antinfiammatorie.

• Le cipolle possono comparire nel vostro menù anche tutti i giorni: sono ricche di quercetina, una sostanza che secondo la comunità scientifica potrebbe proteggere dai tumori.

Elisir di lunga vita:
• Legumi e cereali: possono darci tutte le proteine di cui abbiamo bisogno. Meglio assumerne di più da fonti vegetali e meno dal cibo di origine animale.
• Zenzero: ha proprietà antinfiammatorie e persino dimagranti.
• Melagrana: contiene antiossidanti, sali minerali, vitamine. Ha proprietà anticancerogene.
• Sesamo: è ottimo sia nel pane che altrove, ed è ricchissimo di calcio.
• Semi di lino: questi semi contengono gli omega3 e i lignani. Le donne che ne consumano abitualmente “si ammalano meno di cancro della mammella”.
• Frutta secca: un vero toccasana per chi soffre di problemi cardiaci. Con un pugno di noci al giorno si riduce il rischio di infarto.
• Sgombro: un gustoso pesce azzurro dalle carni piuttosto grasse. A differenza di quelli contenuti nella carne, i grassi del pesce hanno numerosi effetti positivi sulla nostra salute: contengono Omega 3, riducono il colesterolo e hanno potenti proprietà antinfiammatorie.
• Vongole: ricchissime di ferro e di vitamina B12. A chi chiede come recuperare le proteine perse rinunciando alla carne, il dottore risponde: “Fatti ogni 15 giorni un bel piatto di pastasciutta con le vongole”.

Alimenti alternativi:
 Alghe: sono degli integratori di minerali.
 Miso: lo si può usare al posto del dado. Contiene fermenti attivi che favoriscono la digestione.
• Daikon: scioglie i grassi. Una zuppa di questo ortaggio, unito alle carote, aiuta molto contro la stitichezza.
• Tofu, prodotto che deriva dal latte di soia: perfetto contro il colesterolo alto.
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Se vi abbiamo convinto, ma non sapete da dove iniziare, ecco alcuni link a ottimi siti di cucina vegetariana:
www.cookaround.com/cucina-vegetariana 
www.vegolosi.it 
lacucinadellacapra.wordpress.com

Citazioni
Report – “Mangia che ti massa” – Di Giuliano Marrucci
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Photocredits
bicicletta campo de’ fiori: Odan Jaeger
pasta: Beverly Lloyd-Roberts