Stupisce vedere Enzo Avitabile sul palco del Festival di Sanremo. Nel regno del nazional popolare e – troppo spesso – delle banalità e del giovanilismo senza talento, arriva uno dei maestri più raffinati della canzone italiana e napoletana. Con Peppe Servillo canta “Il coraggio di ogni giorno”, scritta dallo stesso Avitabile con Pacifico e porta al teatro Ariston Scampia e gli invisibili, a cui dedica il pezzo. Forse il meno sanremese ma sicuramente uno dei migliori. Si sapeva che non sarebbe stato facile per Avitabile conquistare il “grande pubblico” di Rai1. Ma il suo brano è una poesia raffinata e avvolgente e questo basta per un artista che ha dimostrato, in trent’anni di carriera, le sue grandi doti, tenendo sempre presente le radici e contaminandole con i suoni del mondo. Le periferie, gli ultimi, l’abbraccio con le culture più lontane. E’ l’universo di Enzo Avitabile. Ha vinto il Tenco, due David di Donatello per le musiche di “Indivisibili” e ha portato la sua musica in tutta Europa, collaborando con James Brown, Tina Turner, Afrika Bambaata e tutta la migliore scena napoletana e italiana.

Dopo Sanremo uscirà il suo “best of”, la prima raccolta antologica della sua carriera dal titolo Pelle differente. E quella differenza ci piace tanto.


Di Marta Foresi
Napoli nel cuore e Milano nella mente. E Roma, la grande madre che l’ha adottata a 24 anni, dopo una laurea in Sociologia alla Sapienza e un Master in Scrittura Creativa e Mediazioni Culturali a Dublino. Oggi è giornalista freelance e pittrice. Ama i cervi, il Giappone e le onde gravitazionali.