Coprifuoco alle 23 da mercoledì. Il governo accelera sulle riaperture: dal 24 maggio al via le palestre; dal 22 maggio centri commerciali anche nel week end; dal 1° giugno, bar e ristoranti al chiuso anche a cena. Protestano club e piscine.

Coprifuoco

Da mercoledì 19 maggio, il coprifuoco viene spostato dalle 22 alle 23. Dal 7 giugno potrebbe essere spostato alle 24, per poi sparire dal 21 giugno, se i dati miglioreranno. Una delusione per il settore dell’intrattenimento, della cultura e del turismo, i cui operatori sono molto preoccupati per le ricadute e il rischio fuga dei turisti verso Paesi come Spagna, Grecia e Croazia, che hanno eliminato il coprifuoco o non lo hanno mai introdotto.

Ristoranti e bar

Dal 1° giugno si potrà tornare a consumare anche all’interno di bar e ristoranti, anche a cena.

Centri commerciali

Riaprono nei week end già dal prossimo fine settimana (22 – 23 maggio).

Palestre

Il governo ha anticipato la riapertura delle palestre dal 1° giugno al 24 maggio.

Piscine al chiuso e centri benessere

Potrebbero riaprire solo dal 1° luglio. Una scelta che ha scatenato le proteste di Federnuoto con il presidente Paolo Barelli che ha detto: “È una decisione allucinante. Il Cts e il governo così facendo mettono completamente in ginocchio un settore già in crisi”.

Feste e matrimoni

Dal 15 giugno potranno ripartire feste e ricevimenti di matrimoni, battesimi, lauree. Il numero degli invitati per gli eventi all’aperto e al chiuso dovrà essere stabilito dal Comitato tecnico scientifico. Tutti i partecipanti dovranno avere il ‘green pass’, ovvero il certificato di vaccinazione, o quello di avvenuta guarigione o un tampone negativo fatto nelle 48 ore precedenti.

Chiusi club e discoteche

Sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso, restano sospese, tra le proteste dei gestori. Gianni Indino, presidente del Silb-sindacato dei locali da ballo dell’Emilia Romagna, attacca: “Basta essere trattati come untori, meritiamo rispetto. Riapre tutto fuorché le discoteche, è una cosa vergognosa e intollerabile: e non ci vengano a dire che siamo noi la causa della ripresa dei contagi, perché non è vero. Ci sono centinaia di famiglie che non sanno più come portare a casa la pagnotta. Finora siamo sempre stati buoni, adesso stiamo pensando ad azioni eclatanti”.

Centri sociali e ricreativi

Dal 1° luglio riaprono le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.

Pubblico negli eventi sportivi all’aperto

Dal 1° giugno torna il pubblico negli eventi sportivi all’aperto e dal 1° luglio al chiuso, nei limiti già fissati (capienza non superiore al 25 per cento di quella massima e comunque non superiore a mille persone all’aperto e 500 al chiuso), e non più limitatamente alle competizioni di interesse nazionale.

Regioni bianche

Tutte le misure sopra elencate sono valide per le regioni in zona gialla. Cadono le restrizioni – come il coprifuoco – per le aree italiane che entreranno in zona bianca: dal 1° giugno, Friuli, Sardegna e Molise. Poi toccherà a Liguria, Veneto e Abruzzo.