Sette giorni dopo gli attacchi con gas chimici di Douma, di cui è accusato il regime di Damasco, il presidente americano Donald Trump ha ordinato, insieme a Francia e Gran Bretagna, una serie di bombardamenti in Siria. Erano le 21 a New York (le 3 in Italia) di venerdì quando sono stati colpiti un centro di ricerca, un sito di stoccaggio per armi chimiche a Homs e un posto di comando. Lo scopo dichiarato era quello di colpire siti legati ai programmi di guerra chimica.
Poco dopo, su Twitter, il capo della Casa Bianca ha scritto: “Un attacco perfettamente eseguito. Grazie a Francia e Regno Unito per la loro saggezza e la potenza dei loro raffinati eserciti. Non avremmo potuto avere un risultato migliore. Missione compiuta!”. Per limitare la tensione con Mosca, sono state evitate le basi utilizzate dai russi. Ci sarebbero tre feriti.

SCONTRO USA-RUSSIA ALL’ONU 

Dopo l’attacco, lo scontro si è spostato all’Onu, al Consiglio di Sicurezza convocato sabato alle 17 su richiesta della Russia. “L’attacco condotto da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna in Siria distrugge il sistema delle relazioni internazionali e rischia di destabilizzare tutta l’area” ha detto il rappresentante permanente della Russia all’Onu, Vasily Nebenzya. Durissima è stata la replica americana: “La Russia usa il veto il Consiglio di sicurezza dell’Onu, come il regime siriano usa il Sarin”, queste le parole dell’ambasciatore all’Onu, Nikki Haley che ha aggiunto: “Siamo pronti a colpire di nuovo se la Siria userà ancora armi chimiche”. “E’ stato un intervento umanitario, giusto e legale” ha poi affermato l’ambasciatore del Regno Unito presso l’Onu, Karen Pierce.
A gettare acqua sul fuoco è stata però La Francia che vuole “lavorare seriamente” con la Russia per raggiungere “una soluzione politica”.

Il presidente Usa Donald Trump.

LE REAZIONI NEL MONDO

Mosca. Molto dura è stata la prima reazione con l’ambasciatore russo negli Usa Anatoly Antonov che ha avvertito che “le azioni degli Usa e dei loro alleati in Siria non rimarranno senza conseguenze” e ha accusato l’Occidente di aver delineato “uno scenario precostituito”. Il presidente russo Putin ha definito l’attacco come un “atto di aggressione” contro un Paese, senza l’avallo del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

Londra. Per Theresa May “non c’erano alternative all’uso della forza”. In una nota diffusa ai media, il primo ministro inglese sostiene: “Ho ordinato alle forze britanniche di condurre attacchi coordinati e mirati per ridurre il potenziale dell’armamento chimico del regime siriano e dissuaderne l’uso”.

Damasco. Il presidente siriano Bashar al Assad ha detto che l’Occidente ha agito dopo aver perso il controllo nel conflitto siriano: “L’aggressione renderà soltanto la Siria ed il popolo siriano più determinati nel continuare a combattere”.

Teheran. L’Iran ribadisce il sostegno a Damasco e lancia un avvertimento: “Gli Stati Uniti e i loro alleati non hanno prove sull’attacco chimico in Siria e sono responsabili per le conseguenze regionali che seguiranno all’attacco deciso senza aspettare che prendessero una posizione gli ispettori dell’Opac”.

Berlino | Bruxelles. Germania e Belgio sostengono che l’azione è stata necessaria per fermare le armi chimiche ma non prenderanno parte all’offensiva.

Tel Aviv. Israele sostiene e difende la scelta di Donald Trump: “L’attacco americano è un importante avvertimento all’asse del male formato da Iran, Siria ed Hezbollah.

Pechino. Dalla Cina arriva l’invito a risolvere la questione in Siria attraverso il dialogo.

ITALIA. L’INTERVENTO DI GENTILONI.
SCONTRO SALVINI-BERLUSCONI

Roma. In Italia, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha dichiarato che è stata un’azione “circoscritta, mirata a colpire” le armi chimiche, che “non può e non deve essere l’inizio di un’escalation. Questo è quanto l’italia ha ribadito nei giorni scorsi e continuerà a ribadire”. Il premier ha inoltre informato che le basi italiane saranno concesse solo ad uso logistico.
E’ ancora sconto invece nel centrodestra con Salvini che ha parlato di “Operazione sbagliata. E’ pazzesco“. Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi lo ha attaccato dicendo: “In queste situazioni meglio non pensare e non dire nulla”. Il leader del M5S Luigi Di Maio ha dichiarato: “Siamo al fianco degli alleati, l’Ue sia unita”.