Il progetto IAMU, curato dall’associazione Rublanum, ha coinvolto 7 artisti internazionali nel quartiere popolare ‘Case Minime’. Una storia di rigenerazione urbana del rione cosentino.

La Redazione

Lo scorso 27 settembre sono state consegnate alla comunità le opere a cui sette artisti internazionali hanno lavorato per il progetto “IAMU – Idee Artistiche Multidisciplinari Urbane”. Le cinque opere hanno ridefinito il volto di altrettanti palazzi del quartiere popolare delle Case Minime, una sorta di periferia nel pieno centro di Cosenza. IAMU ha contribuito, così, a valorizzare lo spazio cittadino del quartiere, scrivendo una storia di rigenerazione urbana, attraverso l’arte e la bellezza. L’iniziativa è stata curata dall’associazione Rublanum, già fautrice del progetto di street-art itinerante Gulìa Urbana, in collaborazione con Fulea e Maestri Fuori Classe, ed è stata finanziata da Agenda Urbana con il patrocinio del Comune di Cosenza.
I sette artisti coinvolti sono stati Aches, Dùo Amazonas, Tony Gallo, Vesod, Slim Safont e Taxis.

In foto, dall’alto: Aches; Slim Safont e Taxis. Foto di Iacopo Munno © IAMU

Aches, muralista irlandese, ha ritratto la signora Anna, donna che vive nel quartiere da molti anni e ne incarna la sua essenza. Slim Safont e Taxis hanno realizzato una potente fotografia del territorio, “Panda Is Forever”, unendo i loro differenti stili visivi. Il Dùo Amazonas, composto dall’argentina Nati Andreoli e dalla colombiana Lina Castellanos, ha riportato su muro l’ultima scena tratta dal film “Thelma & Louise”, con l’intento di sottolineare l’importanza dell’amicizia tra donne.

In foto, dall’alto: Dùo Amazonas; Vesod; Tony Gallo. Foto di Iacopo Munno © IAMU

Nell’opera di Vesod, una donna protegge un agnellino da un branco di lupi, animale simbolo della città di Cosenza. Tony Gallo ha invece realizzato una poesia visiva che mette in evidenza la mancanza di dialogo che a volte emerge tra persone vicine, dal titolo “Anche i fiori vogliono parlare”.
Al progetto ha partecipato anche Martha Cooper, una tra le più importanti fotografe di street-art al mondo, che ha vissuto in prima persona l’esperienza di IAMU, immortalando le opere con la sua macchina fotografica.

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