Gli Usa hanno sospeso il vaccino monodose “Janssen” per 6 casi di trombosi (su 7 milioni): verso 7-10 giorni di stop. Rinviata la distribuzione in Europa. L’Aifa entro 2-3 giorni deciderà se darlo solo agli over 60 e rassicura: “Benefici superiori ai rischi”.

La Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia federale statunitense che si occupa di farmaci, ha invitato a sospendere l’impiego del vaccino contro il coronavirus Janssen di Johnson & Johnson (J&J). Il motivo sono 6 casi di trombosi, riscontrati in donne con un’età compresa tra i 18 e i 48 anni, su quasi 7 milioni di dosi già somministrate negli Stati Uniti. L’età delle persone coinvolte è compatibile con quella dei casi riscontrati in Europa con il vaccino di AstraZeneca che hanno portato alla decisione di limitare la somministrazione a chi ha più di 60 anni. La scelta statunitense è precauzionale, ma dopo lo stop cautelativo, gli esperti del Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) hanno chiesto mercoledì una proroga poiché “servono altri dati”. Ciò significa altri 7-10 giorni di stop alla campagna vaccinale americana.

Di natura precauzionale è anche la scelta dell’azienda Johnson&Johnson di rinviare le consegne all’Europa, nel giorno dell’arrivo delle prime 184mila dosi in Italia. Il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, ha detto: “Valuteremo se dare il vaccino Janssen agli over 60 e lo faremo nel giro di 2-3 giorni”.

Come funziona. Il vaccino monodose Janssen è basato su vettori derivati da adenovirus di serotipo 26 (Ad26). Le dosi possono essere conservate in frigorifero tra i 2°C e gli 8°C per tre mesi. J&J aveva ottenuto l’ok dalla Fda, l’agenzia federale Usa, e poi da Ema e Aifa.

Il vaccino Janssen è fondamentale nella campagna vaccinale in Italia e in Europa, così come AstraZeneca. Al nostro Paese sono destinate 26,57 milioni di dosi del vaccino monodose nel 2021 e 7,31 milioni entro giugno. Si tratta di oltre il 10% del totale di dosi previste, compresi i vaccini Sanofi/Gsk e Curevac, attesi nelle prossime settimane. Giovedì, intanto, il commissario all’emergenza Figliuolo ha annunciato l’arrivo di 6,7 milioni di dosi Pfizer in più rispetto a quelle già previste, entro il mese di giugno: 670mila dosi in più ad aprile, 2 milioni e 150.000 a maggio e oltre 4 milioni di dosi in più a giugno.