È in Emilia Romagna che si gioca la partita più importante: la più attesa, perché è qui che Matteo Salvini ha trasformato il voto regionale in un referendum sulle sorti del Governo Conte. Si vota fino alle 23 sia in Emilia che in Calabria per rinnovare presidente e consiglio regionale. Sono chiamati al voto circa 5,5 milioni di elettori.

In Emilia-Romagna l’affluenza è altissima: alle 23 ha votato oltre il 67,67% degli aventi diritto, più 30 punti della precedente consultazione regionale. Affluenza bassa, ma in leggerissima crescita anche in Calabria, dove ha votato il 43 per cento.

In Emilia Romagna i tre principali candidati sono: per il centrosinistra l’attuale presidente Stefano Bonaccini, per il centrodestra Lucia Borgonzoni, per il Movimento 5 Stelle Simone Benini. Ci sono anche Marta Collot per Potere al Popolo e Stefano Lugli per Altra Emilia Romagna. In Emilia, è possibile esprimere il voto disgiunto, ovvero votare un partito e il candidato di un’altra coalizione.

Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni

In Calabria invece il voto disgiunto non è possibile. I candidati sono, per il centrosinistra Filippo Callipo, per il centrodestra Jole Santelli, per il Movimento 5 Stelle Francesco Aiello e per le tre liste civiche Tesoro Calabria, Calabria Pulita e Calabria Libera Carlo Tansi.

Oggi, ancora una volta, Matteo Salvini ha rotto il silenzio elettorale, tra le proteste del centro sinistra e del M5S. In entrambe le regioni, non è previsto il ballottaggio e i risultati arriveranno nella tarda nottata di oggi.