Il barocco e la Street Art di Lecce, i borghi, le abbazie, gli antichi frantoi, il mare cristallino, le ville moresche di Santa Cesarea. Il nostro viaggio alla scoperta del Tacco d’Italia.

Testo e foto di Mauro Orrico

Borghi incantevoli dell’entroterra, scrigni ancora poco conosciuti, enclavi di storia e bellezza. Oltre le mete più gettonate dai turisti di ogni età, c’è un Salento ancora in grado di sorprendere e stupire. Non solo spiagge incontaminate e vita mondana ad ogni ora: in Salento, la storia incontra l’archeologia e la bellezza, tra borghi, parchi, antichi frantoi, barocco e Street Art.
Lecce, perla del sud non smette di farsi amare, anche oltre le rotte turistiche più tradizionali. I musei meno conosciuti, come il museo Faggiano, quello ebraico e la Fondazione Museo di recente apertura Biscozzi-Rimbaud, sono occasioni preziose di scoperta del capoluogo salentino. Così come il percorso di murales, che hanno riqualificato il quartiere 167 – Stadio, o il Parco Archeologico Rudiae, portato alla luce durante gli scavi avviati nel 2011. Splendida – e ancora poco conosciuta – è anche l’Abbazia di Cerrate, il Castello de’ Monti di Corigliano d’Otranto e i borghi del Sud Salento di Castro, Santa Cesarea, Ruffano, Tricase, Presicce, Specchia, Scorrano. Incanta il centro storico di Nardò, come la costa tarantina da Pulsano a Campomarino e le più celebri di Otranto sull’Adriatico e Porto Selvaggio sullo Ionio. E poi, Brindisi: con il suo lungomare e il barocco delle chiese, la città è una vera scoperta.
Ecco 15 destinazioni da scoprire, per vivere al meglio il Salento e le sue infinite bellezze.

1 | Parco Archeologico Rudiae

Uno dei siti più importanti dell’intera penisola salentina e della Puglia è il Parco Archeologico Rudiae, aperto al pubblico dal 2018. L’insediamento risale al VII sec. a.C. fino alla tarda età romana. In questo straordinario paesaggio di pietre nacque il padre della letteratura latina, Quinto Ennio (239-169 a.C.). Il parco è inserito nel suggestivo paesaggio rurale della Valle della Cupa (lungo la strada tra Lecce e San Pietro in Lama) e in mezzo agli ulivi secolari oggi domina l’anfiteatro romano, portato alla luce durante gli scavi avviati nel 2011.
In questa estate 2023, fino al prossimo 27 agosto, il parco è visitabile il sabato e la domenica alle ore 18:30, con le visite guidate a cura degli archeologi che hanno preso parte alle campagne di scavo nell’anfiteatro (clicca qui per prenotare).
Il Parco Archeologico Rudiae è partner culturale del Teatro dei Luoghi Festival 2023, un progetto di Teatro Koreja, di cui ospita alcuni degli spettacoli in programma fino al 30 luglio (scopri qui il cartellone). (Foto © Roberto Leone – Airfilm – Parco Archeologico Rudiae)

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2 | Lecce, tra barocco e Street Art

Tra facciate barocche, vicoli, piazze, chiese, dimore storiche e piccoli musei, Lecce è una meraviglia tutto l’anno, non solo d’estate. Cosa non perdere in città? Oltre l’iconica Piazza Duomo e l’incantevole Basilica di Santa Croce, meritano di essere scoperti e visitati anche l’Anfiteatro e il Teatro romano, il Centro storico con le sue celebri “giravolte”, le Mura Urbiche recentemente riaperte al pubblico, il Chiostro dei Teatini, il Castello Carlo V, il Monastero degli Olivetani. Poi le Tre Porte (Rudiae la più antica, Napoli e San Biagio), perle dell’urbanistica leccese incastonate tra i palazzi e le piazze cittadine, che in passato erano quattro insieme a Porta San Martino distrutta nell’Ottocento.
Lecce è anche la città dei musei: da non perdere è la Fondazione Museo Biscozzi-Rimbaud, ma anche il Must – Museo storico di Lecce, il Museo Castromediano, il Museo Ferroviario della Puglia, il Museo Faggiano e quello Ebraico. E poi le tante chiese che impreziosiscono il centro storico: a pochi passi dalle più celebri (Santa Croce e la Cattedrale), incantano ogni passante anche la Chiesa di San Matteo, la Chiesa di Santa Chiara, la Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, il Monastero degli Olivetani, la Chiesa del Carmine e la Chiesa del Gesù (o della Madonna del Buon Consiglio).

Non solo vicoli, barocco e pietra leccese: Lecce, da alcuni anni, è anche uno dei centri più attivi nella produzione di Street Art del Sud Italia. Dalla collaborazione tra il Laboratorio 167/B street, il Comune di Lecce e la Parrocchia di San Giovanni Battista, è nato il progetto 167 Art Project che ha trasformato la periferia della città in un museo a cielo aperto, grazie alle monumentali opere di artisti urbani come Mantra, Millo, Artez, Julieta XLF, Bifido, Chekos’art, Dimitris Taxis, Sabotaje Al Montaje. Una storia di rinascita e riqualificazione urbana per un quartiere difficile, nato negli anni ‘70 con la costruzione di numerose case popolari. Visitare queste bellissime opere è un’occasione per scoprire una Lecce inedita, lontana dagli itinerari turistici più gettonati, ma sicuramente non meno affascinante.

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3 | L’Abbazia di Cerrate

Il Salento ha un cuore millenario e l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate ne è una delle più affascinanti e preziose dimostrazioni. Un tempo monastero di rito bizantino con scriptorium e biblioteca, poi centro di produzione agricola specializzato nella lavorazione delle olive, è immersa in un meraviglioso paesaggio di uliveti, alberi da frutto e aree coltivate. La fondazione è attestata tra la fine dell’XI e gli inizi del XII secolo, quando Boemondo d’Altavilla – figlio di Roberto il Guiscardo – insedia un cenobio di monaci greci, seguaci della regola di San Basilio Magno, che riparano in Salento per sfuggire alle persecuzioni iconoclaste di Bisanzio. L’Abbazia è stata uno dei più importanti centri monastici dell’Italia meridionale. Grazie a un bando pubblico promosso dalla Provincia di Lecce, nel 2012 il complesso è stato affidato al FAI e oggi rappresenta uno splendido esempio di architettura romanica pugliese impreziosita da importanti affreschi che ne fanno un unicum nel mondo bizantino. L’Abbazia di Santa Maria di Cerrate è aperta al pubblico da mercoledì a domenica dalle 10.00 alle 13:00e dalle 16:00 alle 20:00. (Qui, per prenotare la visita). (Foto © Fai)

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4 | Corigliano d’Otranto

Nel cuore della Grecìa Salentina, il Castello de’ Monti di Corigliano d’Otranto è considerato il più bel monumento di architettura militare e feudale del Cinquecento in Terra d’Otranto. La sua prima costruzione risale al Medioevo, ma fu poi radicalmente ristrutturato e ampliato tra la fine degli anni Novanta del Quattrocento e i primi del Cinquecento (1515-19) da Giovan Battista de’ Monti che lo adeguò alle esigenze belliche ed ai princìpi dell’arte militare del tempo avvalendosi di maestranze locali. Oggi il “Castello Volante” ospita eventi, mostre e festival, come la Festa del Cinema del Reale e dell’Irreale, in programma quest’anno dal 19 al 22 luglio, e rappresenta una delle realtà più vive della cultura contemporanea in Puglia.
Corigliano d’Otranto è parte dell’area della Puglia – la Grecìa Salentina – definita ellenofona, poiché ancora oggi si parla il dialetto neo-greco chiamato griko, una lingua che include espressioni del greco moderno e vocaboli neolatini. Ne fanno parte dodici comuni che nel 2001 si sono riuniti nell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina condividendo, così, non solo la cultura e la lingua, ma anche una serie di servizi comprensoriali: sono Calimera, Carpignano, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sogliano, Sternatia, Zollino.

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5 | Il borgo di Nardò

Al di fuori delle rotte turistiche più comuni, Nardo è un bel borgo pittoresco e suggestivo a 25 chilometri da Lecce, una perla del barocco ricca di arte e preziosi scrigni da tutelare. Tra torri costiere, musei e antiche masserie, Nardò è la cittadina più grande del Salento dopo Lecce e certamente tra le più antiche, visto che si stima sia stato abitato sin dall’epoca paleocristiana. Il Tempietto dell’Osanna è il primo monumento che si incontra alle porte del centro storico di Nardò: si tratta di un edificio barocco di forma ottagonale cinto da 8 colonne e realizzato interamente in pietra leccese. Bellissima è poi la Cattedrale di S. Maria Assunta risalente al VII secolo sui resti di un luogo di culto basiliano: entrando in chiesa si resta incantati dagli altari barocchi, dagli affreschi e dal Cristo Nero, un bellissimo crocifisso in scuro legno di cedro del XIII secolo. Da vedere in città sono anche la Chiesa del Carmine con il suo elegante portale rinascimentale, la Chiesa di San Domenico, la splendida Piazza Antonio Salandra, la Guglia dell’Immacolata, il Castello di Acquaviva oggi sede del Municipio.
Nardò è anche la sua costa affacciata sul Mar Ionio, lunga quasi 22 km che rivela calette e spiagge bagnate da un mare cristallino. Le più belle marine di Nardò sono il pittoresco borgo di pescatori di Santa Maria al Bagno, Santa Caterina con il suo suggestivo lungomare, Sant’Isidoro e la splendida Porto Selvaggio. (Foto © visitnardo.it)

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6 | Porto Selvaggio – Uluzzo

Adagiato sullo Ionio, a 20 chilometri a sud dalla rinomata Porto Cesareo e poco dopo Torre Squillace e Sant’Isidoro, l’incantevole baia di Porto Selvaggio è immersa tra centinaia di rarità botaniche e spettacolari affacci sul mare. Poco a nord, la Baia di Torre Uluzzo è il punto più suggestivo del parco, con sue grotte leggendarie, preziosissimi siti archeologici, come la grotta Cosma, la grotta di Uluzzo e la grotta del Cavallo, la più celebre per via dei reperti rinvenuti che documentano oltre 120mila anni di storia: alcuni infatti risalgono all’epoca dell’uomo di Neanderthal. Non è semplice arrivarci ma ne vale sicuramente la pena: bisogna parcheggiare nei pressi della Torre, attraversare la pineta e scendere verso il mare, meglio se muniti di scarpe adatte al percorso impervio e scosceso. La baia, sotto la grotta del Cavallo, è anche una meta storica per chi pratica il naturismo.

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7 | Otranto e Cava di Bauxite

È sempre un’emozione camminare sull’antico lastricato fatto di pietre vive nel borgo antico di Otranto, Sito Messaggero di Pace Unesco. La città è vitale, divertente, briosa, soprattutto d’estate, meta vivissima del turismo italiano e internazionale. Nel cuore del borgo antico, trova la sua dimora la basilica di S. Pietro e, nella zona più alta, vi sono la Cattedrale, la Torre Matta, il Castello Aragonese. Piazza del Popolo custodisce la “Torre dell’Orologio”, edificata nel 1799 e impreziosita dallo stemma cittadino. Sul mare, si erge il Bastione dei Pelasgi da cui si scorge uno splendido panorama del porto.

A soli 5 chilometri dal centro cittadino, la Cava di Bauxite è tra i grandi tesori naturalistici del Salento. Luogo scenografico e magico, la Cava sorge nell’entroterra, nei pressi del famoso faro di Punta Palascia. La presenza di Bauxite nella zona è stata scoperta intorno al 1940 e qui si è sviluppata l’azione estrattiva fino al 1976. Per molti anni, la cava ha costituito una voce importantissima dell’economia locale: la bauxite, infatti, è una roccia sedimentaria utilizzata per la produzione di alluminio.
Ma Otranto è anche la sua splendida costa, alta e disegnata da baie incantevoli, grotte, fiordi, anfratti. Tra tutti, incantano i Faraglioni di Sant’Andrea. Verso nord, gli scorci della Baia dei Turchi, di Porto Badisco, Roca, Torre dell’Orso e gli Alimini, sormontati da pini maestosi e macchia mediterranea.

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8 | Castro

Ad 11 km a sud di Otranto, Castro è un piccolo gioiello affacciato sull’Adriatico, il cui nome deriva dal latino Castrum Minervae dove Castrum sta pe fortezza e Minervae per un tempio a lei dedicato. Il paese è diviso in due parti ben distinte: da una parte Castro Marina, con il porto e il bellissimo mare cristallino in cui tuffarsi dalla scogliera; dall’altra Castro Alta, situata su una collina che ospita il centro storico della città. Qui, meritano una visita il Castello Aragonese, la chiesa dell’Annunziata, le Torri Costiere.
Le origini di Castro sono antichissime: quest’area infatti era già abitata nella preistoria, come si evince dai resti fossili trovati nella vicina grotta della Zinzulusa. Scoperta nel 1793 dal vescovo locale Antonio Francesco del Duca, la grotta è stata esplorata dopo gli anni Cinquanta per studiarne le origini e la conformazione ed è considerata una delle grotte più suggestive del mondo. Una curiosità riguarda il nome, che deriva dal dialetto popolare salentino dove gli zinzuli sono gli stracci: la leggenda vede nelle numerose stalattiti e stalagmiti proprio le sembianze di stracci di un abito logoro.

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9 | Santa Cesarea Terme

Santa Cesarea Terme è uno dei principali siti turistici della costa orientale del Salento e sorge su una grande scogliera a strapiombo sul mare, affacciata sul Canale d’Otranto. Le origini del borgo, noto per le sue acque termali e le ville nobiliari costruite alla fine del XIX secolo, risalgono ai primi anni del Novecento, dopo la fusione dei centri abitati di Vitigliano e Cerfignano, oggi frazioni di Santa Cesarea Terme.
Simbolo del borgo salentino è Villa Sticchi, un palazzo storico in stile moresco che sorge su uno sperone roccioso affacciato sul mare, a 20 metri dall’altezza. La villa è stata fatta costruire da Giovanni Pasca, primo imprenditore della terme di Santa Cesarea, tra il 1894 e il 1900. Lo stile moresco è il modello architettonico diffuso in quel periodo in molte località balneari salentine e che molto risente delle influenze islamiche. L’intento di Pasca era quello di realizzare un’opera che fosse un ideale collegamento tra la cultura occidentale e quella orientale. Villa Sticchi, però, include anche la caratteristica pietra leccese, utilizzata per completare la sontuosa loggia a trifora.
Un’altra superba villa nobiliare è Villa Raffaella, realizzata dall’ingegnere Emilio Corti. Dalla postazione del belvedere di Santa Cesarea Terme, si può ammirare la costa sud del Salento, arrivando con lo sguardo fino a Santa Maria di Leuca.

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10 | Presicce

Nel cuore del Sud Salento, l’area più autentica, suggestiva e ricca di tradizioni del tacco d’Italia, Presicce, “la Città dell’olio e degli Ipogei”, è nel circuito dei Borghi più belli d’Italia. Dal 2019, Presicce si è fuso Acquarica del Capo dando vita ad un unico borgo. Il centro storico è uno scrigno ricco di chiese, palazzi storici e testimonianze del passato. Ma soprattutto, Presicce è il paese dei frantoi ipogei. Ad oggi sono ben 23 quelli dislocati sul territorio, costruiti per la maggior parte tra il XVII e il XIX secolo, alcuni dei quali sono stati ristrutturati e sono ad oggi visitabili. La particolarità è quella di essere scavati nella roccia calcarenitica.
La Chiesa di Sant’Andrea Apostolo è il principale luogo di culto di Presicce, un bellissimo esempio di architettura barocca sia esternamente che all’interno. Cappella Arditi è piccola ma suggestiva. In Piazza del Popolo, il Palazzo Ducale risale all’XI secolo. Tuttavia, la struttura è frutto di ben 4 differenti fasi edificative, l’ultima delle quali risalente agli inizi del XX secolo. Oggi ospita al suo interno il Museo della Civiltà Contadina, dove è possibile ammirare reperti donati da cittadini privati che raccontano il passato contadino del borgo.

Da Presicce, distano pochi chilometri e meritano sicuramente una visita tre borghi tra i più belli del Salento: Matino e Felline (in direzione nord ovest, verso Gallipoli) e, verso sud, Patù con il famoso monumento funerario delle ‘Cento Pietre’, una costruzione megalitica risalente al IX secolo d.C., dichiarata nel 1873 Monumento Nazionale per la sua incredibile importanza storica.

Presicce, sebbene non si trovi direttamente sulla costa, è in una posizione strategica dalla quale è possibile raggiungere facilmente alcune delle più belle località balneari della Puglia. Come Torre San Giovanni, Marina di Pescoluse e Baia dei Diavoli (sulla costa ionica) e Marina Serra (sulla costa adriatica) con la sua piscina naturale che è una vera e propria eccellenza.

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11 | Ruffano

Il piccolo borgo di Ruffano trasuda storia e genuinità. Grazie alla bellezza del suo centro storico molto curato e valorizzato, Ruffano attira sempre più turisti che apprezzano l’animo lento e autentico del borgo, con i suoi portali barocchi e le case a corte. La città ha origini molto antiche, probabilmente pre-romaniche, anche se non si hanno notizie certe. Da vedere a Ruffano, sono il Museo Della Civiltà Contadina, il Castello Brancaccio, la Chiesa dell’Annunziata, la Cripta del Crocefisso, il Trullo Ferrante e i palazzi storici Pizzolante (sec. XVIII), Licci (sec. XVIII), Castriota-Scanderbeg (secc. XVI-XVIII), D’Urso (sec. XVIII) Villani (1790). Poco fuori da Ruffano, meritano una sosta anche la frazione di Torrepaduli e il vicino e meraviglioso borgo di Specchia, uno dei Borghi più belli d’Italia, che nel 2013 ha ricevuto il riconoscimento di “Gioiello d’Italia” e nel 2007 quello di “migliore destinazione rurale emergente in Italia” del Progetto Eden.

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12 | Tricase

A poca distanza dal Mare Adriatico nel cuore dell’estremo sud del Salento, Tricase custodisce un centro storico ricco di testimonianze del suo passato feudale e medievale. Il Palazzo Principesco dei Gallone, sebbene rimaneggiato nel corso del Seicento, conserva ancora tracce dell’antica destinazione di castello difensivo nella Torre Grande che domina sull’austera facciata e nel Castello Baronale dei Trane che si trova nel vicino abitato di Tutino. La Chiesa della Natività e della Beata Vergine fu costruita nel ‘400, ma fortemente ritoccata fino al ‘700, con pregevoli tele di grandi pittori italiani come il Veronese, Palma il Giovane e del Coppola. È sempre d’epoca barocca la Chiesa di San Domenico; è invece rinascimentale la Chiesa di San Michele Arcangelo mentre particolarmente curiosa è la Chiesa Nova o della Madonna di Costantinopoli chiamata anche la Chiesa dei Diavoli con la sua originale pianta ottagonale.
Il borgo, dall’entroterra, si spinge verso il mare, dove si trovano le sue due “marine”: Tricase Porto e Marina Serra, dove il mare è l’unico protagonista e ogni cosa si muove al suo ritmo costante e vitale.

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13 | Scorrano: La Festa delle Luci

Scorrano è uno dei centri abitati più interessanti del Salento, sia per l’impianto urbanistico, rimasto pressoché medioevale, che per l’aspetto architettonico. Centro Bizantino con un passato da piccolo centro rurale, in epoca medioevale è passato da mani Sveve fino al 1268, quando fu concesso come bottino di guerra a Carlo D’Angiò. Dal 1400 il feudo passò di proprietà a Buzio De Tolomei.
Scorrano oggi è considerata la capitale mondiale delle luminarie perché qui si svolge la celebre Festa delle Luci in onore della patrona Santa Domenica. Ogni anno, decine di migliaia di visitatori affollano le vie del borgo per ammirare le grandi architetture di luci che i maestri dell’arte delle parature realizzano in occasione della ricorrenza. Il momento dell’accensione delle luminarie è reso ancor più suggestivo dal connubio tra luci, musica e fuochi d’artificio. L’edizione 2023 si è svolta dal 5 al 9 Luglio, ma tornerà con la stagione invernale, anche dal 7 al 31 dicembre 2023.

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14 | La costa tarantina: da Pulsano a Campomarino

La Costa tarantina è l’altro Salento che non ti aspetti. Meno turistico, ma altrettanto incantevole e cristallino, è il mare che bagna i sessanta chilometri di litorale ionico della provincia di Taranto, fatto di calette poco conosciute, torri di difesa, oliveti e aree incontaminate in cui vivere una vacanza di pace e relax. Dalle località di San Vito a nord a Torre Colimena a sud, c’è una Puglia tutta da scoprire. Tra le mete più apprezzate del Salento ‘tarantino’ c’è Marina di Pulsano e la sua litoranea di otto chilometri con splendide calette di sabbia soffice e mare cristallino. La bellezza costiera continua proseguendo verso Marina di Lizzano, Torre dell’Ovo e la spiaggia della Commenda di Campomarino: si arriva attraversando la pineta d’Ayala, una sorta di posto segreto per chi ama la bellezza selvaggia, non a caso è una famosa meta per naturisti, tra le più note e amate d’Italia. La spiaggia di Campomarino è l’unica frazione del comune di Maruggio e ogni estate si anima di gente, di vita e di bellezza.

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15 | Brindisi, la città di Virgilio

Visitare Brindisi è un bel viaggio nella città in cui morì il poeta Virgilio. Con il suo lungomare e il barocco delle chiese, la città è una vera scoperta. Le banchine, affacciate sulle insenature naturali delle acque adriatiche, sono diventate uno splendido lungomare che incornicia il borgo marinaro fondendo al fascino della storia la modernità di locali, taverne e bistrot. A Virgilio è stata dedicata la celebre Scalinata dalla quale si possono scorgere le Colonne Romane, volute dall’Imperatore Traiano e delle quali oggi ne resta intatta solo una alta 18 metri, da ammirare sui gradini marmorei. Le “gemelle” concludevano il percorso della Via Appia. Il Castello Aragonese chiamato “Alfonsino”, con il tipico colore rossastro delle pietre utilizzate per la costruzione, va distinto dal trapezoidale Castello Svevo (detto anche di Terra o il Grande per distinguerlo dall’insulare Forte a Mare), richiesto da Federico II intorno al ‘200 per contenere le invasioni nemiche. Il vivissimo centro storico è racchiuso dalle Mura aragonesi della metà del 1400. A pochi passi dalla Cattedrale, due luoghi sacri sono decisamente imperdibili per una visita in città: la misteriosa Chiesa di San Giovanni al Sepolcro riproduce fedelmente quello di Gerusalemme con la sua navata circolare edificata su una domus romana, e il chiostro con i capitelli della Chiesa di San Benedetto. In piazza Duomo sorgono il Museo archeologico provinciale e il Portico De’ Cateniano, oltre alla loggia del nobiliare Palazzo Balsamo. La Basilica della Visitazione, consacrata nel 1089, è stata ricostruita svariate volte. Barocchismi, pinnacoli e nicchie sul tufo carparo caratterizzano la Chiesa di Santa Teresa. Santa Maria degli Angeli, invece, fu commissionata dal Santo Lorenzo da Brindisi.
Uscendo dalla città e percorrendo pochi chilometri ci si immerge nell’incanto senza tempo della Valle d’Itria, che qui vi abbiamo raccontato, masserie di pietra bianca, trulli, ulivi assolati e il mare all’orizzonte.

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Salento: gli eventi dell’Estate

Teatro dei Luoghi Festival
1 – 30 luglio 2023
Lecce: Chiostro del Rettorato; Cantieri Teatrali Koreja e Ortale; Parco Archeologico di Rudiae
teatrokoreja.it

Festa del Cinema del Reale
19 – 22 luglio 2023
Corigliano d’Otranto (Lecce)
cinemadelreale.it/cdr

Salento Book Festival
Giugno – settembre 2023
Salento, luoghi vari
salentobookfestival.it

Classiche Forme
17 – 23 luglio 2023
Lecce, luoghi vari
classicheforme.com

Sud Est Indipendente Festival
23 giugno – 16 agosto 2023
Salento, Luoghi vari
seifestival.it

La Notte della Taranta
1 – 27 agosto 2023
Salento, luoghi vari
lanottedellataranta.it

Panorama Festival
12 – 16 agosto 2023
Salento e Valle d’Itria, luoghi vari
panoramafestival.it

Yeast Photo Festival
29 settembre – 12 novembre 2023
Matino (Lecce)
yeastphotofestival.it

• Mostra: Yuval Avital. Lucus
16 luglio 2023 – 7 gennaio 2024
Lecce, Fondazione Biscozzi Rimbaud
fondazionebiscozzirimbaud.it

• Mostra: Realismo Capitalista, Banksy: l’arte in assenza di utopie
Fino al 30 settembre 2023
Lecce, Mura Urbiche
comune.lecce.it

• Mostra: Angelo Filomeno
29 giugno – 22 ottobre 2023
Lecce, Must
mustlecce.it

• Mostra: Caravaggio e il suo tempo
16 luglio – 8 dicembre 2023
Mesagne (Brindisi), Castello Normanno Svevo
pugliawalkingart.com

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Di Mauro Orrico
Salentino di origine, romano di adozione, è laureato in Scienze Politiche (La Sapienza) con Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Ha lavorato per Rai3 e La7d. Da 16 anni è anche organizzatore di eventi culturali e musicali. Nel 2014 ha fondato FACE Magazine.it di cui è direttore editoriale. E’ responsabile della comunicazione di ‘In Viaggio a Roma’ e del progetto ‘Scienza, Sostantivo Femminile’..