INCHIESTA SUL PORNO | 1 

“Italians do it better”. Ci vide lungo Madonna, quando nel 1986 lanciò un tormentone che oggi, a distanza di tre decadi, è ancora sinonimo delle passioni e delle capacità amatorie degli italiani. Se si tratta di talento reale o virtuale, questo è da dimostrare. Una cosa è certa: costantemente bersaglio di procedure di infrazione da parte dell’Unione Europea per lo stato dei conti pubblici e le politiche economiche messe in atto dai suoi Governi, l’Italia detiene – proprio in Europa – il primato nella fruizione di contenuti hard nella rete.
Un altro lato del piacere che FaceMagazine.it ha deciso di raccontare con Jessica Rizzoicona del porno italico, e molti altri personaggi protagonisti della nostra inchiesta sui mille volti del porno in Italia.

JESSICA RIZZO, LA SIGNORA DELL’HARD

1Star dell’hard made in Italy dagli anni 90, con i suoi oltre 250 film, Jessica Rizzo ha collezionato una miriade di premi assegnati alle star del settore e dal 2003 gestisce a Roma “Il mondo di Atlantis”, club privé tra i più noti in Italia. Una vita consacrata ad una passione divenuta lavoro, anche grazie all’inossidabile legame con il marito Marco Toto, con cui da poco ha festeggiato i 25 anni di matrimonio. Nella nostra video intervista ci ha raccontato gli anni d’oro del porno in Italia, ma anche la sua vita, tra aneddoti e curiosità.
jessicarizzo.com/ |  www.ilmondodiatlantis.com

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IL PORNO IN NUMERI

I numeri parlano chiaro: nel vecchio continente siamo al primo posto per tempo di permanenza su piattaforme come Xvideos, con 4,4 miliardi di pagine viste al mese, 350 milioni di visite ed una media fra i 15 e i 20 minuti di permanenza, contro i quattro di accesso a siti di attualità ed informazione. È la Lombardia a registrare il dato delle visite più lunghe e più frequenti con la connessione mobile.
Ma il Bel Paese si difende bene anche a livello globale, essendo il settimo paese al mondo per accessi a siti porno – con un 2,54% del traffico globale -, mentre Roma e Milano sbaragliano metropoli del calibro di Parigi, Londra e Berlino, conquistando la classifica delle città che hanno totalizzato più visite su YouPorn, per un totale di 391.475.719 visite annue.

Nonostante le cifre da capogiro il porno ha subito in Italia una battuta di arresto, complice la minaccia della porn- tax, un’imposta del 25% sugli introiti e un vuoto legislativo per cui in Italia il porno è “tollerato”, non essendoci norme che lo vietino o lo regolamentino. Tuttavia, con alcune sentenze, i video per adulti sono stati equiparati allo sfruttamento della prostituzione.
Fatte le valigie, i produttori del porno hanno trovato rifugio in Germania, Ungheria, Repubblica Ceca, Francia e Spagna. Paesi moderni, contenti di spartirsi un mercato stimato in 1,5 miliardi di euro e regolato da leggi precise, agevolazioni fiscali e assistenza sanitaria per il controllo delle malattie sessualmente trasmissibili.
Un Paese, l’Italia, destinato non solo alla fuga di cervelli, a quanto pare.

Ma se Matt Blacke, responsabile della comunicazione di PornHub ha dichiarato che la piattaforma registra decine di accessi l’anno anche da Città del Vaticano, è chiaro come il porno sia mai come oggi quell’irrinunciabile tabù da vivere e condividere nella rete, che mette d’accordo tutti, senza distinzione di colore politico o credo religioso.
Potere del web ma ma non solo: oltre agli innumerevoli siti che offrono ai più voyeur la possibilità di intrattenersi con coppie amatoriali o con veri e propri professionisti via cam, sono sempre più attivi i club per scambisti che accusano ma resistono alla crisi, perché offrono la possibilità di vivere in assoluta libertà ed in prima persona delle esperienze e delle emozioni reali, senza il freddo approccio del monitor di un pc. Circoli privati aperti esclusivamente ad adulti, in cui non è contemplata la prostituzione: lì coppie o singoli cercano lo scambio, non la compravendita del piacere.

INCHIESTA SUL PORNO | LE ALTRE TAPPE 
INCHIESTA SUL PORNO/2: GIADA DA VINCI, “LA MIA VITA HARD”
INCHIESTA SUL PORNO/3: IL PORNO SI FA DISCRETO
INCHIESTA SUL PORN/4: L’ALTRO VOLTO DEL PORNO

L’Inchiesta sul porno di FACE Magazine è realizzata grazie al supporto de Il Vizietto/Sexy Shop.
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