Pensioni, assorbenti, sigarette, case ristrutturate: per finanziare le promesse del governo su cuneo e sgravi, arriva una raffica di mini-tasse.

La Redazione

La legge di Bilancio è ormai definitiva. Il testo è di 91 articoli e il taglio del cuneo fiscale nel 2024 – di 7 punti per le retribuzioni lorde fino a 25 mila euro e di 6 punti per quelle fra 25 e 35 mila euro – comporterà una spesa aggiuntiva di 2-2,5 miliardi. Per finanziare il taglio e le altre promesse del governo Meloni è in arrivo una raffica di mini-tasse. Ecco cosa cambia.

Aumentano assorbenti e latte in polvere

Viene confermato l’incremento dell’Iva dal 5 al 10% per i prodotti di igiene intima femminile ed il latte in polvere per neonati.

Pensioni, taglio per 700 mila statali

La Manovra prevede anche il taglio degli assegni a un gruppo di dipendenti pubblici: 700 mila persone (tra medici, enti locali e insegnanti elementari) che nei prossimi anni andranno in pensione con l’assegno decurtato, 30 mila già nel 2024, consentendo allo Stato un risparmio miliardario, si parla a regime di 7-8 miliardi.

Superbonus tassato come plusvalenza

Fatta salva la prima casa (e gli immobili ereditati), chi vende l’appartamento ristrutturato prima di cinque anni dal termine dei lavori, finanziati con il Superbonus, dovrà pagare le tasse su tutto il guadagno realizzato se ha optato per sconto in fattura o la cessione del credito.

Sigarette più care di 10-12 centesimi

La Legge di Bilancio introduce nuove aumenti per le sigarette tradizionali, ma anche per il tabacco riscaldato ed e-cig. L’accisa salirà da 28,20 a 29,30 ogni mille sigarette dal 2024 e da 28,70 a a 29,50 dal 2025.

Obbligo di assicurazioni

Arriva l’obbligo per le imprese di stipulare entro il 2024 un’assicurazione contro i danni delle calamità naturali: terremoti, bradisismo, eruzioni, alluvioni e e frane. La decisione arriva dopo che lo stato ha sborsato oltre cento miliardi di euro per ripagare i danni delle calamità naturali.

Tagli dei contributi per le colf

Il prezzo salatissimo della Manovra lo pagheranno anche colf e badanti, con la stretta sui contributi previdenziali.

Beni all’estero

Arriva anche l’aumento delle imposte sui beni degli italiani all’estero, come case e conti correnti. L’aliquota dell’Ivie, l’imposta sul valore degli immobili all’estero, passa dallo 0,76 all’1,06 per mille. Raddoppia, dal 2 al 4 per mille, l’imposta sul valore dei prodotti finanziari dei conti correnti detenuti all’estero da italiani.

Tagli agli enti locali

I nuovi tagli alla spesa riguarderanno anche gli enti locali, che parteciperanno come i ministeri al piano dei risparmi. 

Pensioni più lontane

Nel 2024 Quota 103 sale a Quota 104: i lavoratori dovranno cioè avere almeno 63 anni d’età (contro i 62 richiesti nel 2023) e 41 anni di contributi per andare in pensione. Cambia anche l’Ape sociale, che consente di lasciare il lavoro in anticipo con un assegno ponte fino alla pensione. Per accedere all’Ape serviranno 5 mesi in più, cioè 63 anni e 5 mesi d’età, oltre ai 36 anni di contributi (30 per i disoccupati). E sale da 60 a 61 anni l’età per Opzione donna, già limitata a poche categorie di lavoratrici.

Più tasse per cittadini stranieri

Spunta un contributo straordinario di duemila euro per i cittadini stranieri residenti in Italia, 700 per gli studenti, che si rivolgono al Servizio Sanitario Nazionale. Arriva anche un contributo del 3-5% dello stipendio netto a carico dei transfrontalieri italiani che lavorano in Svizzera e si curano in Italia.