“Intellettuali” e “radical-chic” sono l’accusa preferita da Matteo Salvini per apostrofare chi osa criticare il suo operato. La strategia comunicativa del leader leghista e ministro dell’interno è nota, ma inizia a non convincere più.
L’ultima a finire nel mirino di Salvini è stata la scrittrice Michela Murgia che però non è rimasta in silenzio. L’autrice, anche volto noto della Tv, ha pubblicato un lungo post che è stato condiviso 94 mila volte e ha ottenuto 200mila like e 30mila commenti.

Murgia racconta di aver iniziato a lavorare a 14 anni, ripercorre la sua lunga gavetta lavorativa e chiede al ministro se abbia mai lavorato davvero, accusa Salvini di essere distaccato dalla realtà, di usare i social network come un adolescente, lo chiama in causa per le sue numerose assenze al Viminale e la continua propaganda social sempre alla ricerca di un capro espiatorio. La scrittrice confronta così il proprio passato lavorativo con quello del leader da sempre in politica e con ogni probabilità mai davvero impegnato in un lavoro più tradizionale. «Io ho sempre lavorato, tu mai», scrive Murgia.

Il post è destinato a diventare un cult della politica italiana sul web. Eccolo.