Riaprono i cancelli di Villa Medici dal 7 al 9 Giugno per ospitare l’ottava edizione del Festival Villa Aperta. Tre giorni di musica elettronica, techno, rock e pop ricchi di proiezioni, conferenze, performance, arti visive e, ogni sera dalle 19 alle 21, aperitivi musicali al tramonto. Calling for a New Renaissance è il nome dato all’edizione 2018 per un festival dal programma culturale intenso e accattivante in grado di coinvolgere ogni fascia d’età. Tre serate tra buona musica e collaborazioni inedite tra musicisti, scrittori, artisti. Questo è il format ideato nel 2017 dal curatore del festival Cristiano Leone in un luogo strategico, senza tempo situato su Monte Pincio: Villa Medici è il suggestivo gioiello architettonico risalente al 1666, sede dell’Accademia di Francia a Roma, diretta da Muriel Mayette-Holtz

Il Festival si aprirà giovedì 7 giugno con un omaggio alla città di Roma attraverso diversi progetti artistici: dalla conferenza del premio Nobel per la letteratura Gao Xingjian, poeta e scrittore cinese naturalizzato francese al live di Alvin Curran, compositore di musica elettronica statunitense da molti anni in Italia. Saranno presenti inoltre il duo Tiger & Woods, Julien Ribot ed il trio italiano Agents of Time che chiuderanno la serata in chiave techno.

Venerdì 8 il Festival riaprirà nel pomeriggio con il masterclass sul progetto French Waves con il fondatore dell’etichetta Ed Banger, Pedro Winter aka Busy P, pioniere del french touch. A seguire altri artisti di fama mondiale come Xavier Veilhan, il compositore polistrumentista Fred Frith, l’hacker della techno francese NSDOS che farà ballare il pubblico di Villa Aperta con un live elettronico in attesa del back to back conclusivo della serata tra Busy P, Jacques e Myd, punte di diamante della scena artistica francese.

In foto: Villa Medici a Roma.

La terza ed ultima giornata sarà all’insegna della multidisciplinarietà con proiezioni dedicate al legame tra musica elettronica e arte contemporanea. Dopo l’aperitivo musicale al tramonto, saliranno sul palco l’artista Flavien Berger, Brigitte e il pluripremiato gruppo L’Impératrice con la sua musica disco-pop con una vena a volte comica. Chiuderà il festival lo show di Rone, uno dei più influenti produttori e musicisti francesi della nuova generazione.

Abbiamo incontrato il curatore del festival Cristiano Leone che, in questa intervista, ci racconta cosa sarà Villa Aperta 2018.

Cristiano Leone. Foto di Julian Hargreaves.

CRISTIANO LEONE | L’INTERVISTA

Il Festival Villa Aperta è arrivato alla sua ottava edizione e come ogni anno, in qualche maniera, inaugura l’estate romana. Quali sono le novità di quest’anno? Cosa dobbiamo aspettarci?
Quest’anno Villa Aperta si apre a tutte le discipline della creazione, consentendo al pubblico e ad artisti di tutti gli orizzonti di confrontarsi in un clima festoso. Masterclass, proiezioni e incontri pomeridiani permetteranno di conoscere ancora meglio i protagonisti del Festival. Ma la grande novità di quest’edizione sono le collaborazioni inedite. Solo per citarne alcune: Xavier Veilhan, rappresentante della Francia all’ultima Biennale di Venezia, allestirà il belvedere di Villa Medici con le sue sculture per una performance del poliedrico musicista Joakim; il polistrumentista Fred Frith, acclamato come uno dei più grandi musicisti viventi, realizzerà un’improvvisazione musicale in dialogo con i dipinti di Gao Xingjian proiettati sulla facciata rinascimentale di Villa Medici.

Il nome del Festival è tratto dalla conferenza del premio Nobel Gao Xingjian, come mai questa scelta? Cosa significa per voi Calling for a New Renaissance?
Per noi è importante che le nuove generazioni dialoghino con i grandi maestri. L’artista totale Gao Xingjian (premio Nobel per la letteratura, è anche pittore, drammaturgo e regista di successo) invita a liberarsi delle ideologie e a superare tutte le frontiere della creazione, in nome della libertà, della poesia, della bellezza. Per me, Villa Aperta è esattamente tutto questo.

Dal 2017 sei il curatore della line-up del Festival. Rispetto alle precedenti edizioni, il Festival si è aperto ulteriormente ai vari generi musicali, quindi non solo musica elettronica ma anche il pop, il rock e la musica techno, fino alle arti visive e alla letteratura. A cosa è dovuta questa scelta?
Penso che il festival fosse pronto a evolvere, dopo essersi affermato come una realtà culturale importante nel panorama europeo. Ma affinché la Villa sia davvero «Aperta», bisogna a mio parere osare maggiormente e abbattere tutte le frontiere tradizionali della creazione. Per me si tratta più di un impegno politico che di una visione estetica, un po’ come avveniva nei mitici festival degli anni Sessanta e Settanta.

I Giovedì della Villa, il Festival des Lumières e tante mostre importanti: Villa Medici anche quest’anno ha puntato sulla cultura e sulle declinazioni contemporanee dell’arte. Ma cos’è per te l’arte, in tutte le sue forme?
A mio parere, ma soprattutto per Muriel Mayette-Holtz, che dirige l’Accademia di Francia a Roma, la creazione contemporanea ha il potere di illuminare il passato e di creare un ponte verso il futuro. Ma perché questa sinergia tra patrimonio culturale e creazione contemporanea si realizzi, quest’ultima deve essere totalmente libera, sperimentale, aperta a tutti, e anche spiegata, affinché il pubblico possa appropriarsene.
Cos’è l’arte per me? Per dirla con Rilke, è «solo una maniera di vivere». La più bella, la più sensata. Ed è per questo che tutti dovrebbero poter scegliere di vivere così.

Il Festival si concluderà con lo show di Rone, definito un “intellettuale sognatore” dalla critica francese. Un artista certamente fuori dalle righe e innovativo. Cosa ti ha portato a questa decisione artistica?
Rone rappresenta l’allegoria perfetta dell’aspetto multidisciplinare e partecipativo di Villa Aperta. Rone ha infatti realizzato collaborazioni leggendarie con il fotografo Stéphane Couturier, o con lo scrittore Alain Damasio, senza contare le sue incursioni nell’universo del cinema, per cui ha composto splendide colonne sonore, o l’album Mirapolis, a cui hanno lavorato il cantante-musicista Baxter Dury, il rapper e poeta Saul Williams, il regista e fumettista Michel Gondry, che ne ha disegnato la copertina. La ricchezza delle connessioni di Rone con tutte le forme della creazione contemporanea è impressionante. Una risonanza, questa, particolarmente importante a Villa Medici, che accoglie da secoli grandi artisti in residenza, che quest’anno saranno anche protagonisti della line up, grazie a delle collaborazioni inedite (Maxime Guitton con Alvin Curran, Roque Rivas con Fred Frith, Boris Bergmann con Brigitte, Claire Lavabre con Flavien Berger). Rone dimostra che oggi, nel 2018, la musica attuale reinventa continuamente linguaggi e stili. Ed è proprio questa effervescenza creativa e quest’afflato sperimentale che caratterizzeranno Villa Aperta. Per un’esperienza artistica in cui il pubblico diventerà il vero protagonista.

VILLA APERTA 2018 | LINE UP

Giovedì 7 giugno
Mezzogiorno // Sala cinema: conferenza di Gao Xingjian, introdotta da Marie-Eve Venturino
19.00-21.00: Aperitivo in Musica
21.00: Alvin Curran e la banda di Testaccio
22.15: Julien Ribot
22.45: Special Guest
23.15: Tiger & Woods
00.30: Agents of Time

Venerdì 8 giugno
Pomeriggio: Masterclass FRENCH WAVES (Pedro Winter, Jacques e Myd)
19.00-21.00: Joakim live con Xavier Veilhan sul Belvedere
21.30: Fred Frith e Gao Xingjian
22.30: Joakim e Xavier Veilhan
23.30: NSDOS
00.30: Pedro Winter, Myd e Jacques (FRENCH WAVES)

Sabato 9 giugno
Pomeriggio // Sala cinema: proiezione di film legati alla musica elettronica e all’arte contemporanea.
19.00-21.00: Aperitivo in Musica
21.00: Brigitte e Boris Bergmann
22.15: Flavien Berger e Claire Lavabre
23.30 : L’Impératrice invitato da Les Inrockuptibles
01.00: Rone

INFO
Biglietti in vendita su TicketOne: 15€ a serata, pass 3 giorni 30€.
Biglietteria: bit.ly/2rh4rtY

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Viale Trinità dei Monti, 1 – 00187 Roma
www.villamedici.it