1 | 1984 di George Orwell

L’opera più riuscita di George Orwell, 1984 è un romanzo capolavoro. In una Londra sporca e involgarita, dove gli appartamenti cadono a pezzi, sono in vigore i principi del Socing, il socialismo inglese, governato da un Partito unico a capo del quale si trova il Grande Fratello. “The Big Brother” è un vertice piramidale composto da un piccolo gruppo di uomini che nessuno può conoscere. Il Grande Fratello agisce attraverso degli apparecchi televisivi, controllando tutti i cittadini, per punirli severamente, se non rispettano i principi del Socing.

2 | L’ora di tutti di Maria Corti

“È da quel silenzio che affiorano le antiche voci e tremano al di dentro di una brillante giovinezza, che era la loro vita.”
L’ora di tutti è un romanzo storico di Maria Corti, pubblicato nel 1962. Racconta l’assedio della città di Otranto, nel Salento, nel 1480 ad opera dei turchi, in seguito al quale furono decapitati 800 abitanti della cittadina. La Corti, grande amante del Salento, dà voce a cinque dei protagonisti di questa tragica vicenda.

3 | La vita oscena di Aldo Nove

La vita oscena è un libro potente ed emozionante, che piacerà a chi ha amato questo scrittore fin da Woobinda, il suo sorprendente esordio. In questo autentico romanzo di formazione, la spasmodica ricerca del piacere prende il posto del dolore, e l’oscenità è l’unica purezza.

4 | Trilogia della città di K. di Agota Kristof

Il libro si compone di tre parti (Il grande quaderno, La prova e La terza menzogna) pubblicate separatamente tra il 1986 e il 1991 e uscite in Italia per la prima volta riunite nel 1998. Al centro della vicenda ci sono i due gemelli Lucas e Claus/Klaus, la loro crescita e formazione in un’epoca di guerre in un paese indefinito, in cui però si scorge l’Ungheria del periodo tra la Seconda guerra mondiale e l’invasione russa. Trilogia della città di K. merita di essere nominata tra i capolavori della letteratura contemporanea: perché l’autrice usa una prosa degna di quella del migliore Carver, perché riflette la crisi e il disfacimento della guerra. In questa favola nera, dalla prosa affilata come un bisturi, non c’è posto per la delicatezza, ma solo per l’essenziale.

5 | Lolita di Nabokov

Scandaloso e poetico, Lolita di Nabokov racconta un amore sbagliato eppure così forte, quello che il protagonista, Humbert Humbert, nutre per l’adolescente Dolores, la sua Lolita. Humbert diventerà lui stesso vittima di quell’attrazione malata e distorta che non lo abbandonerà più. Un classico da riscoprire.

6 | L’inverno più nero. Un’indagine del commissario De Luca di Carlo Lucarelli

Pubblicato da poco, il nuovo romanzo di Carlo Lucarelli è ambientato nella Bologna del 1944 con la città occupata e ferita dai bombardamenti. In questo scontro tra la guerriglia partigiana e le Brigate Nere, verranno ritrovati tre cadaveri e De Luca dovrà indagare su altrettanti casi di omicidio, per conto di tre committenti diversi e con interessi contrastanti. Un libro da leggere tutto d’un fiato.

7 | Sete di Amélie Nothomb

Di recente pubblicazione, Sete è un romanzo scritto come se fosse una preghiera urlata. Ha come protagonista la figura più universalmente nota al mondo occidentale: Gesù Cristo. Dopo il processo e il giudizio di Pilato, Gesù trascorre la sua ultima notte in cella. Dalla penna inimitabile della narrativa contemporanea, Amélie Nothomb, un romanzo di passione che è anche una profonda riflessione sull’amore e sulla colpa.

8 | Momenti di trascurabile felicità di Francesco Piccolo

Scritto dal premio Strega Francesco Piccolo, questo libro è un catalogo di racconti e storie che ci fanno capire come la felicità possa esistere davvero, soprattutto nelle piccole cose. Sono storie segnate dall’allegria, molto utili da leggere soprattutto in questo momento storico.

9 | Cecità di José Saramago

Cecità, scritto ben venticinque anni fa dal premio Nobel José Saramago, è più che mai attuale nel raccontare questa pandemia spaventosa che colpisce i suoi protagonisti, abitanti di città senza nome. Sono tutti colpiti da una inspiegabile forma di cecità che porta coloro che ne vengono contagiati a vedere tutto bianco. E poi c’è quella solidarietà che cerca di ricostruire una società a pezzi.

10 | Casa di bambola di Henrik Ibsen

Nulla è come sembra in quella casa di bambola, apparentemnte perfetta, dove abita Nora, stanca di vivere una vita che non le appartiene e di sentirsi solo una donna – sposa e madre e nulla di più. Questa storia di riscatto e di emancipazione, rivoluzionaria per il 1879, è il più famoso dramma teatrale di Ibsen.

 

Di Mauro Orrico
Salentino di origine, romano di adozione, è laureato in Scienze Politiche (La Sapienza) con Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Ha lavorato per Rai3 e La7d. Da 12 anni è anche organizzatore di eventi di musica elettronica e cultura indipendente. Nel 2014 ha fondato FACE Magazine.it di cui è direttore editoriale..