In Myanmar, continuano le manifestazioni contro il colpo di stato dei militari del 1° febbraio. In un solo giorno, 82 manifestanti sono stati uccisi dalle forze di sicurezza. Sono oltre 700 i morti e quasi 3mila gli arresti e le condanne.
Il bilancio delle vittime viene compilato dall’organizzazione Assistance Association for Political Prisoners, che emette il conteggio giornaliero delle vittime e degli arresti effettuati dopo il colpo di stato dei militari del 1° febbraio e l’estromissione del governo eletto di Aung San Suu Kyi. Finora in Myanmar sono oltre 700 i manifestanti uccisi, 2.857 gli arrestati e almeno 52 i condannati, di cui 19 alla pena capitale per aver sparato, secondo l’accusa, ad un militare. La scorsa settimana, in un solo giorno 82 persone sono state uccise dalle forze di sicurezza, nel corso delle proteste che si susseguono da oltre due mesi.
Il vertice Asean
Molto poco ha fatto finora la comunità internazionale per fermare i crimini in corso in Myanmar e nessuna azione è stata intrapresa né dall’Onu né dalla Nato. A fine aprile si svolgerà il vertice dell’Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico (Asean) e il summit potrebbe essere l’occasione per fare pressioni sulla giunta militare affinché fermi le violenze e ripristini le istituzioni democraticamente elette. La Cina è ritenuto l’attore più adatto per convincere i generali a invertire la rotta intrapresa.
La testata birmana The Irrawaddy ha pubblicato un editoriale in cui descrive l’attuale situazione in Myanmar come “un esempio da manuale dell’autoritarismo, in cui i valori democratici fondamentali come la libertà di stampa, la libertà di espressione, la libertà di riunione e la libertà di parola vengono portati via dal potere coercitivo dei militari. Il capo militare, l’Alto generale Min Aung Hlaing – scrive il giornale – sta spingendo il Myanmar di oggi al clima politico del secolo scorso. Min Aung Hliang sta seguendo le orme dei suoi predecessori, adattando la risposta all’era digitale. Anche gli attivisti di internet e dei social media vengono arrestati e incarcerati”. (Foto copertina © STR | AP)
Medici e infermieri sotto attacco a #Myanmar. I militari si accaniscono contro i sanitari che partecipano alle proteste, a volte impedendo i soccorsi ai feriti. pic.twitter.com/InrmpapD2c
— ROBERTO ZICHITTELLA (@ROBZIK) April 10, 2021
La gente continua a scendere in strada per protestare.. Nonostante gli spari e uccisioni..#WhatsHappeningInMyanmar #Myanmar #Birmania #Apr9Coup pic.twitter.com/Lgglu7au54
— Akyinnamon (@akyinnamon) April 9, 2021
Today #Myanmar‘s military sentenced at least 23 captured protesters to death. But the resilience and bravery of the civil disobedience movement is extraordinary. The international community must honor that bravery with serious action.#WhatsHappeningInMyanmar #R2PforMyanmar https://t.co/9TjgLVvMxW
— Simon Adams (@SAdamsR2P) April 9, 2021