È il 227° giorno di guerra: le vittime nella Striscia salgono a 36.171. Gli orrori di Rafah indignano il mondo e su Instagram la storia «All eyes on Rafah» supera le 45 milioni di condivisioni.

Di Marta Foresi

Oggi i carri armati israeliani hanno condotto un secondo giorno di attacchi a Rafah e funzionari sanitari palestinesi riferiscono che diverse persone sono rimaste ferite stamattina a causa del fuoco israeliano nella zona orientale di Rafah. Fonti palestinesi sostengono che alcuni depositi di aiuti sono stati dati alle fiamme. «A Gaza il bilancio è intollerabile», ha detto il presidente francese Emanuel Macron al presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen. Il bilancio è sempre più tragico: dal 7 ottobre, il numero delle vittime nella Striscia di Gaza sale a 36.171 mentre si contano 81.420 feriti.

Cnn e New York Times riferiscono che «su Rafah sono state usate bombe di fabbricazione Usa». Intanto Israele promette che continuerà ad attaccare la Striscia: «Le ostilità a Gaza dureranno almeno altri sette mesi», ha minacciato il presidente israeliano Benjamin Netanyahu.

La protesta sui social

«All eyes on Rafah» è la storia su Instagram, postata da uno sconosciuto fotografo malese, che è diventata virale dopo il raid israeliano del 27 maggio su Rafah che ha causato la morte di 45 profughi palestinesi. Ha già raggiunto oltre 45 milioni di condivisioni in tutto il mondo e i numeri non accennano a frenare.

Le reazioni internazionali

L’attacco del 27 ottobre a Rafah è stato condannato duramente da quasi tutti i leader del mondo. «Siamo a conoscenza delle notizie sull’incidente di Rafah e stiamo raccogliendo ulteriori informazioni», ha detto al Times of Israel un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca. «Indignato per gli attacchi israeliani che hanno ucciso molti sfollati a Rafah. Queste operazioni devono cessare. Non ci sono aree sicure a Rafah per i civili palestinesi. Chiedo il pieno rispetto del diritto internazionale e un cessate il fuoco immediato», ha scritto su X il presidente francese Emmanuel Macron. «Siamo di fronte a una situazione sempre più difficile nella quale il popolo palestinese viene compresso senza tener conto delle drammatiche difficoltà e dei diritti di uomini, donne e bambini innocenti che nulla hanno a che fare con Hamas. Questa cosa non è più giustificabile». Così invece il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a SkyTg24 Live in Milano. «Inaccettabile quello che è accaduto stanotte a Rafah. Bisogna fermare la follia di Netanyahu», ha scritto su Instagram la segretaria del Pd Elly Schlein.
Intanto Spagna, Irlanda e Norvegia hanno confermato che riconosceranno lo Stato palestinese.

Foto copertina © Mohammed Ibrahim – Unsplash