Giovedì sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha spiegato in conferenza stampa le misure restrittive in vigore da venerdì 4 dicembre fino al 6 gennaio, incluse le festività natalizie.

È confermata la divisione dell’Italia in 3 zone: gialla, arancione e rossa. Il premier ha anticipato che tra un paio di settimane tutte le Regioni dovrebbero diventare gialle, poiché l’indice Rt è sceso a 0,91%, confermando l’efficacia delle restrizioni adottate finora. Già da domenica 6 dicembre, 8 Regioni cambieranno colore: Campania, Provincia autonoma di Bolzano, Val d’Aosta e Toscana non saranno più rosse, ma arancioni. Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria smetteranno di essere arancioni e diventeranno gialle. Resta rosso solo l’Abruzzo.

Spostamenti. Dal 21 al 6 gennaio saranno vietati gli spostamenti da una regione all’altra, anche per raggiungere le seconde case. Nei giorni 25, 26 dicembre e 1 gennaio saranno vietati anche gli spostamenti da un comune all’altro.

• Viaggi. Chi va all’estero dal 21 al 6, per lavoro o vacanza, al ritorno dovrà sottoporsi a un periodo di quarantena, così come gli stranieri che verranno in Italia nello stesso periodo.

• Sci e crociere. Dal 4 dicembre al 6 gennaio saranno sospesi gli impianti di sci e le crociere. Le piste da sci riapriranno dal 7 gennaio.

• Shopping. Dal 4 dicembre al 6 gennaio, i negozi potranno rimanere aperti fino alle 21, ma i centri commerciali resteranno chiusi nel week end, con l’eccezione delle farmacie e dei supermercati.

• Bar, ristoranti e pizzerie. Nell’area gialla resteranno aperti a pranzo sempre, anche a Natale e Santo Stefano. Nelle aree arancioni e rosse saranno aperti dalle 5 alle 22 solo per asporto mentre la consegna a domicilio sarà sempre consentita. Al tavolo si potrà essere al massimo in 4 persone. L’asporto è sempre consentito fino alle 22.

• Feste solo con conviventi. Nessun divieto ma solo forti raccomandazioni. Il premier ha detto: “Noi non possiamo entrare nella case delle persone e imporre delle stringenti limitazioni, ma introduciamo una forte raccomandazione, cerchiamo tutti di rispettarla. Quella di non ricevere a casa persone non conviventi, è una cautela essenziale per noi stessi e per proteggere i nostri cari”.

Anziani. Non si potranno incontrare il 25, il 26 dicembre e il 1 gennaio se residenti in un altro comune. Si possono però raggiungere per assistenza o necessità.

 Il Coprifuoco. È confermato dalle 22 alle 5, con l’eccezione della notte di Capodanno in cui finirà alle 7.

La messa di Natale. Considerato che il coprifuoco alle 22 si applica anche il giorno della vigilia, la messa dovrà iniziare a un orario che consenta di rispettare la prescrizione, e che quindi garantisca il rientro a casa entro le 22.

• Musei, mostre, cinema e teatri. Restano chiusi, mentre riaprono biblioteche e archivi.

Scuola. Sono confermate le misure attualmente in vigore. Dal 7 gennaio, gli studenti delle superiori torneranno in classe in una percentuale del 75%. Gli studenti di elementari e medie saranno in presenza al 100%.

Seconde case. Si possono raggiunegere solo se si trovano nella stessa regione.