Bellezze naturali incontaminate e architetture contemporanee, tra mare di cristallo e monti. Da Manfredonia a Mattinata, da Vieste a Peschici, il fascino di un viaggio che guarda al passato con tutto il sapore della cucina locale.

Luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato. Che con lo sguardo sulle bellezze paesaggistiche incontaminate riportano al passato, tra sapori d’antan e golosità gastronomiche che appartengono alla tradizione culinaria pugliese. Il territorio che si estende dal Gargano alla Daunia è un angolo di Paradiso della Puglia: il mare di cristallo diventa una passerella sulla quale sembra di poter toccare con un dito le Isole Tremiti, distanti solo pochi chilometri dalle coste rinomate per le escursioni nelle splendide grotte che sorgono nelle insenature. Il Parco Nazionale del Gargano con i suoi boschi rigogliosi è adatto, invece, agli amanti dell’equitazione che lì non rinunceranno ad una passeggiata a cavallo.

In foto, dall’alto: Mattinata; Peschici © Unsplash

Da Manfredonia a Mattinata, passando per gli antichi e suggestivi borghi di Vieste e Peschici, fino a Foggia, architetture e monumenti che con l’artigianato locale diventano esperienze turistiche ambite da chi ama l’armonia della natura, con un paesaggio in continuo equilibrio tra cielo e terra grazie ai suoi altopiani. Tra immense distese di verde e foreste.
I fanatici del trekking potranno divertirsi fra arrampicate rurali e viste oniriche. Come quella che si può ammirare dall’alto del Santuario di San Michele che sorge a Monte Sant’Angelo, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Monte Sant’Angelo. Foto © Unsplash

Antiche fortezze medioevali, piccoli borghi arroccati sulle colline e sui Monti della Daunia, fino ai castelli di costruzione sveva, tutti da fotografare. A Manfredonia la Basilica minore di Santa Maria Maggiore di Siponto del 1977 sostituisce la vecchia chiesa paleocristiana di cui oggi, a seguito di eventi sismici, resta solo un’area di interesse archeologico. È il simbolo della nuova Puglia, affacciata sul mondo, che guarda al futuro. Il Parco Archeologico di Siponto, a pochi chilometri da Manfredonia (Foggia), reso celebre nel mondo grazie alla straordinaria installazione di rete metallica realizzata nel 2016 dall’artista e scultore Edoardo Tresoldi.

Parco Archeologico di Siponto, installazione di Edoardo Tresoldi. Foto © Mauro Orrico

L’opera, dal titolo Dove l’arte ricostruisce il tempo, ricostruisce, nelle forme, l’ultima fase dell’antica basilica paleocristiana. Composta da 4.500 metri di rete elettrosaldata zincata, è alta 14 metri e pesa in tutto circa sette tonnellate. Oltre ai resti della basilica paleocristiana a tre navate con abside centrale e pavimento a mosaico, dell’area archeologica fa parte anche la Basilica Medievale di Santa Maria Maggiore, edificata tra la fine dell’XI e gli inizi del XII secolo. La Basilica ospita i pregiati pavimenti musivi relativi alla fase di edificazione della basilica (IV sec. d.C.) e una cripta. Per la costruzione e la decorazione architettonica furono reimpiegati materiali della più antica Siponto, come colonne e capitelli.

Foto © Giacomo Pepe

C’è tutto un universo che sa di arte e cultura nelle terre del Gargano, tappa di pellegrinaggi e destinazione preferita dai fedeli di San Pio da Pietrelcina che a San Giovanni Rotondo, oltre alla fede, riscopriranno il buono dei percorsi enogastronomici regionali, fra sacro e profano, note folcloristiche e musica dal vivo al ritmo della tarantella. Vico del Gargano è considerata la cittadina delle arance e dell’amore con la festa patronale dedicata al protettore San Valentino e, una volta all’anno, si accende con le sue luminarie e le decorazioni a forma di ghirlanda che avvolgono l’antico borgo affacciato sul litorale. Qui il “vicolo del Bacio” è la tappa d’obbligo per gli innamorati e che le coppie non perdono mai, soprattutto prima di sposarsi in segno di buon augurio per il futuro insieme. Il bosco dell’Incoronata circonda invece Carapelle che, non distante da Foggia e al centro del Tavoliere, tra carri allegorici e cerimonie sacre vanta il Santuario della Madonna Nera, suggestivo luogo di preghiera. Un viaggio alla scoperta della via Francigena del Meridione, per gli sportivi anche la possibilità di praticare surf e snorkeling, fino alle passeggiate rupestri sul Monte Pucci dove si adagiano gli ipogei urbani e paleocristiani tra Vico del Gargano, Sant’Agata di Puglia e Rignano Garganico.

E poi c’è il mare, incantevole e incontaminato.

In foto, dall’alto: le isole Tremiti e il Sentiero Natura Mergoli-Vignanotica © Unsplash

Incanta la celebre Baia delle Zagare ed emozionano i vicoli sul mare di Mattinata come il Sentiero Natura Mergoli-Vignanotica, anche chiamato il Sentiero dell’Amore, uno dei trekking panoramici più belli del Gargano e di tutta la Puglia. Il Gargano è uno scrigno di bellezze naturali e questo sentiero attraversa un tratto di costa selvaggia, in cui vivere un’escursione emozionante, travolti da un tripudio di profumi, colori e viste incantevoli.

Meravigliose e perfette per l’estate sono le Isole Tremiti, perle del nostro Paese che conquistano il cuore di tutti i visitatori. Un arcipelago, a 12 miglia nautiche dal Gargano, che merita di essere esplorato, a partire dal Santuario di Santa Maria a Mare che si erge maestoso a picco sulla costa dell’Isola di San Nicola. Da qui domina il mare e l’entroterra da 1.000 anni. Compongono l’arcipelago San Domino, San Nicola, Capraia e Pianosa. Vi sono poi gli Scogli di Cretaccio e La Vecchia dove la leggenda narra che prima di ogni temporale compaia il fantasma di una anziana signora (da cui il nome dello scoglio) intenta a filare.

Il Gargano a tavola

Masserie e frantoi fanno da scenografia alle meraviglie sotterranee oggi visitabili durante il proprio soggiorno in Puglia. Ci si siede a tavola per assaporare la genuinità di una cucina povera ma ricca di gusto e gli agriturismi diventano addirittura agrimusei tra Rodi Garganico, Roseto Valfortore e Ischitella. Zuppe di pesce, vista la grande produzione ittica locale, oasi agrumarie sui giardini colorati di giallo limone che, naturalmente, insaporisce i piatti tipici del posto. Il calzone farcito con uva passa e acciughe, la focaccia con i cipollotti di antica tradizione contadina, oltre alle immancabili orecchiette fatte in casa, riportano in auge la bontà della tradizione autentica fatta di semplicità e prodotti di qualità. Iconinco e simbolo della zona è il Caciocavallo Podolico, così come l’anguilla di Lesina, la fava di Carpino, le bruschette fagioli e cozze e la carne di vacca podolica. U’ciambott è una gustosissima zuppa di pesce che si prepara soffriggendo l’olio, le cipolline e il prezzemolo tritato, per poi aggiungere diverse varietà di pescato, tra cui cozze, scorfano, calamari, triglie. Gustosissime sono le salsicce con le rape. Dopo aver fritto in olio extravergine d’oliva delle noci di impasto lievitato, le pettole del Gargano si fanno asciugare su carta assorbente. Possono essere consumate salate (con pecorino o parmigiano) oppure dolci, aggiungendo dello zucchero. Una pietanza deliziosa, tradizionalmente consumata in occasione delle festività natalizie, ma oggi gustata tutto l’anno. Ad accompagnare il tutto, il vino pugliese è esportato e amato in tutto il mondo. Tra i vini tipici della zona, il San Severo Doc e il Nero di Troia da cui si ricava il Cacc’è e mmitte.
Un viaggio nel Gargano è un tour alla scoperta di paesaggi, sapori e profumi inimitabili made in Sud.


Di Gustavo Marco P. Cipolla
Foto: Mauro Orrico, Giacomo Pepe, Unsplash

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