I dati definitivi hanno confermato gli exit poll: ha vinto la coalizione europeista di Tusk. Sconfitti i sovranisti del premier Morawiecki (primi, ma senza maggioranza). Flop dell’estrema destra di Konfederatia.

La Redazione

È una vera svolta politica la sconfitta della destra sovranista al governo in Polonia da 8 anni. Sono state le elezioni politiche più importanti dal 1989, quelle con la più travolgente partecipazione dalla fine del comunismo. Tre quarti degli elettori hanno dato la maggioranza delle loro preferenze ai tre partiti dell’opposizione moderata ed europeista capitanata dall’ex premier Donald Tusk. La sua Piattaforma Civica conquista il 30,7% dei voti, la Terza via il 14,4%, la Nuova Sinistra l’8,6%. Insieme ottengono il 54% delle preferenze, pari a 248 seggi su 460 del Seijm, la Camera bassa. È la maggioranza assoluta.

Il primo partito resta però quello del governo uscente, Pis (Diritto e Giustizia) del premier Morawiecki, che conquista il 35,4% delle preferenze e 194 seggi. L’ultradestra Konfederacja si ferma al 7,2% e guadagna 18 scranni: un risultato al di sotto delle aspettative. Il suo leader ha dichiarato che è stata una netta sconfitta e non si alleerà né con Pis né con la coalizione di Tusk.

Donald Tusk – Foto © via Facebook

Il presidente della Repubblica Duda però è dello stesso partito di Jaroslaw Kaczynski, ed è probabile che affiderà a uno dei suoi l’incarico di formare un governo, per prendere tempo e cercare di convincere una parte degli eletti ad entrare in maggioranza. Una ipotesi decisamente improbabile: il nuovo parlamento si insedierà tra un mese e con ogni probabilità Tusk sarà il nuovo premier.
Le elezioni hanno registrato un’affluenza record: ha votato il 72,9% in tutto il Paese, battendo perfino le prime elezioni libere post 1989.

Il voto dei giovani e delle donne

La clamorosa sconfitta della destra sovranista è stata trainata soprattutto dai più giovani e dalle donne. Le politiche apertamente omofobe e ultrareazionarie, con le nuove norme che di fatto hanno reso illegale l’aborto, hanno trasformato in questi anni il Paese in una democratura sempre più lontana dai valori europei. Così, Varsavia ha anche perso molti miliardi del Recovery Fund, bloccati dall’Unione Europea proprio per i passi indietro fatti in tema di diritti.
Le manifestazioni oceaniche di questi mesi hanno testimoniato l’erosione del consenso verso il premier e il partito di Kaczyński: nella fascia 18-29 anni il partito più votato è stato Coalizione civica con il 28,3% delle preferenze, il meno votato Diritto e Giustizia del premier con il 14,9%.


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