La Spagna è il settimo Paese al mondo a depenalizzare l’eutanasia. Il premier Sanchez: ‘Oggi siamo un Paese più umano’. L’Aula ha approvato la legge con 202 voti a favore, 141 contrari e 2 astensioni.

Con il voto a favore definitivo della Camera dei deputati, il Paese iberico diventa il settimo al mondo a depenalizzare l’aiuto a morire per persone affette da certi tipi di malattie gravi e incurabili. L’Aula ha approvato la proposta di legge con 202 voti a favore, 141 contrari e 2 astensioni. Il voto è stato salutato da un lungo applauso durato più di 3 minuti. Si chiude così un lungo percorso legislativo iniziato più di vent’anni fa. La legge è stata proposta dal Partito socialista al governo, hanno votato a favore tutti i principali partiti, tranne il Partito popolare e Vox, la formazione di estrema destra. Il premier socialista Pedro Sánchez ha commentato così la notizia su Twitter: “Oggi siamo un paese più umano, più giusto e più libero”, per poi ringraziare “tutte le persone che hanno lottato instancabilmente” per far approvare la legge.

L’eutanasia è depenalizzata anche in Belgio, Olanda, Lussemburgo, Canada e Colombia (grazie a una sentenza giudiziaria). In Nuova Zelanda, sarà così dal prossimo novembre. In Italia, invece, una legge manca ancora.

Per la Conferenza episcopale spagnola: “Questa legge va contro l’essenza della medicina”. Lo ha ha scritto in una nota, chiedendo di favorire lo sviluppo di “cure palliative”.

Cosa prevede la legge spagnola

La legge, che entrerà in vigore fra tre mesi, stabilisce che l’eutanasia (la morte indotta direttamente da un professionista sanitario) o il suicidio assistito (cioè il decesso autoindotto grazie ad un farmaco prescritto da un medico) potranno essere richiesti da persone affette da una malattia “grave e incurabile” o da una patologia “grave, cronica e disabilitante”, che provochino “una sofferenza insopportabile”. La prestazione sarà offerta dal sistema sanitario nazionale e avrà diritto chi vive in Spagna da almeno 12 mesi.

Il vuoto legislativo in Italia

Parte una nuova stagione di mobilitazione per l’eutanasia legale in Italia: lo ha annunciato l’Associazione Luca Coscioni, pronta a tornare nelle piazze italiane per la legalizzazione dell’eutanasia, dal 14 al 16 maggio 2021. Intanto prosegue la raccolta firme (qui il modulo per firmare la proposta dilegge). Ad oggi infatti in Italia manca una normativa sulla “dolce morte” e il dibattito in Parlamento è fermo. “La Spagna, nonostante la pandemia, ha fatto in sei mesi ciò che il Parlamento italiano non è riuscito a fare in oltre 7 anni: avviare la discussione in Commissione parlamentare e arrivare all’approvazione di una legge che legalizza l’eutanasia” ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. (Foto copertina © LaPresse)