Liegi è la “Città dei cento campanili” o anche la “Città ardente” del Belgio. Una meta ideale per un weekend in Vallonia.

Il Belgio è una nazione piccola ma ricca di luoghi da scoprire, città affascinanti che sembrano uscite direttamente da una fiaba e opere artistiche di assoluto rilievo. Non fa eccezione Liegi, in Vallonia, cittadina adagiata sulla Mosa scenario di numerosi romanzi di Georges Simenon e conosciuta con diversi soprannomi, tra cui quelli di “Città ardente” e “Città dei cento campanili”. Meta ideale per un weekend, cosa offre dunque Liegi ai viaggiatori?

Liegi. Foto: Pixabay

Un centro vivace e ricco di attrazioni

Liegi è una città francofona di quasi 200mila abitanti, capoluogo dell’omonima provincia nella Regione Vallone e non distante dai confini che separano il Belgio sia dai Paesi Bassi che dalla Germania. Con il suo stile elegante e l’atmosfera vivace che si respira lungo le vie del centro, Liegi si presenta come il luogo giusto per trascorrere due o tre giorni di relax senza rinunciare a respirare la tipica area centro-europea, in particolare se ci si ferma nel quartiere centrale di Carré, popolato da numerosi ristoranti e caffè caratteristici.

Il centro cittadino di Liegi è tutto da scoprire, tra palazzi settecenteschi da ammirare, voluti da Luigi XIV, e bistrot in cui sostare per assaggiare alcune delle pietanze tipiche della regione, come le tradizionali boulets de Liegi, ossia delle polpette di carne condite con zucchero di canna e una salsa agrodolce. Affascinante è la Place du Marché, la piazza più antica ove sorgono i due maggiori simboli della città, ossia il Perron, un’edicola a portico che sta a simboleggiare le libertà di Liegi, sul cui lato è posizionata la storica Fontana della Tradizione (sopravvissuta all’altra fontana detta Calorifère distrutta nel 1921) e il palazzo del Municipio, soprannominato La Violette, posizionato sul lato sud della piazza.

La famosa scalinata di Liegi

Uno dei luoghi più caratteristici e fotografati di Liegi è senza dubbio la Montagne de Bueren, una colossale scalinata di 374 gradini costruita nel 1881 per omaggiare i 600 soldati morti per difendere la città dall’attacco di Carlo il Temerario, duca di Borgogna, nel XV secolo. Considerata una delle scalinate più lunghe d’Europa, la Montagne de Bueren offre un incredibile colpo d’occhio ma anche un’emozionante esperienza da vivere lungo il percorso.

Sul lato sinistro della scalinata si trova poi l’impasse des Ursulines, un vicoletto che collega la Montagne de Bueren alla rue Pierreuse e alla rue du Palais e che prende il nome dall’ex convento delle Orsoline presente proprio in quest’area. L’impasse, partendo dalla Montagne de Bueren, consente di raggiungere i Coteaux de la Citadelle, un’area rurale che vanta più di sessanta monumenti classificati come patrimonio materiale dalla Regione vallona, e arrivare fino alle Terrasses des Minimes, uno spazio verde ricco di testimonianze storiche da cui si gode un meraviglioso panorama.

Liegi. Foto: Pixabay

Una passeggiata tra le chiese e la Mosa

La passeggiata per Liegi è ricca di sorprese, sia nei punti più famosi della città che nei tanti vicoletti che caratterizzano il centro storico. Sicuramente da non perdere sono, tra le tante bellezze locali, le costruzioni di stampo religioso, per lo più in stile gotico, come nel caso della Cattedrale di San Paolo e della Chiesa di San Giacomo, o romanico, vedi Collegiata di San Bartolomeo. Assolutamente da visitare, poi, la Chiesa di Saint-Barthélemy, una delle più antiche di Liegi caratterizzata da una facciata dipinta in bianco e rosso e con campanili a losanga.

Altrettanto unica, però, è la senzazione che si vive camminando lungo la Mosa, l’affascinante fiume che da secoli accarezza la città e le garantisce prosperità e ricchezza.

Cosa fare fuori Liegi

Se Liegi è una città dal grande valore storico e artistico, non meno interessanti sono i suoi dintorni, da esplorare soprattutto se la sosta in zona dura qualche giorno in più. Per godere di qualche ora di puro relax ci si potrebbe spostare per esempio a Spa, a meno di un’ora di distanza, cittadina dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nelle Grandi città termali d’Europa.

Luogo privilegiato per il ristoro della nobiltà europea, Spa ospita numerosi centri benessere oltre che uno dei casino più antichi dell’intero continente, aperto nel 1763 e ricostruito nel 1918, un luogo dal fascino incredibile caratterizzato da uno stile molto particolare, in cui fermarsi per scoprire tutto il piacere di divertirsi al tavolo verde come per secoli hanno fatto le maggiori personalità europee, dai sovrani ai letterati.

Se ci si ferma a Spa, da non perdere infine sono il parco delle Sept Heures e l’elegante piazza del Municipio.