Non solo la Capitale Lubiana: tra parchi storici, grotte, borghi, terme e castelli, la Regione – nel cuore della Slovenia – è tutta da scoprire.

Di Alessandra Sassanelli

Timida ma incantevole città pittoresca, Lubiana è la capitale della Slovenia, Paese dell’Europa centrale che, grazie alla sua varietà paesaggistica, è divenuta un’importante meta turistica soprattutto negli ultimi anni, avvalendosi anche del titolo di Miglior City Break d’Europa per il 2023. Un impegno silenzioso, ma efficace quello che questo Paese e la sua Capitale hanno dimostrato nell’ambito dello sviluppo verde e sostenibile del territorio, tra le destinazioni di viaggio più green del Vecchio Continente. Spettacoli paesaggistici mozzafiato, tesori naturali, ma anche tantissima storia e cultura si intrecciano, donando il perfetto connubio itinerante attraverso un territorio tutto da scoprire.

Green destination per il suo impegno ecosostenibile, ma non solo: questo Paese gode di un territorio prevalentemente verde caratterizzato da altopiani fiabeschi e una vita pastorale quasi estranea al fluire del tempo odierno, così da regalare uno scenario idillico non tanto dissimile dai paesaggi bucolici virgiliani. Famosa per questo è la Velika Planina, uno dei più grandi insediamenti di pastori d’Europa dove è possibile palpare la semplice vita di montagna e assieme, assaporare le sue prelibatezze casearie. Tante sono le opportunità escursionistiche che questo insediamento offre, dalle passeggiate alle camminate più lunghe o in sella ad una mountain bike. Il modo più veloce per raggiungere la Velika Planina è la funivia, partendo da Kamniška Bistrica per poi continuare su un biposto sino alla cima che regalerà una vista unica. Un modo più attivo per raggiungere la montagna, invece, è a piedi, percorrendo specifici sentieri segnalati. L’insediamento pastorale è un vero e proprio centro abitativo fiabesco contrassegnato da circa 140 capanne, riconoscibili grazie alla loro insolita ma tradizionale architettura: i tetti delle abitazioni sono rivestiti con scandole di abete rosso sino in basso. In alcune di esse è anche possibile soggiornare, potendo quindi godere dell’esperienza di vivere un giorno da pastore. Sarà il suono dei campanacci delle mucche a risollevare dal sonno e assieme l’odore del latte acido appena munto, misto al brandy. Qui, inoltre, i pastori sono felici di servire formaggio fatto in casa o altre eccellenze gastronomiche casearie come iota, riso, gulasch, roast beef con crauti, salsiccia di Kranj, acquavite di grano saraceno e struklji al formaggio. Insomma, una tappa atipica ma speciale che merita di essere visitata, un tuffo nel passato che lascerà godere delle semplici gioie della vita.

Velika Planina. Foto © Aleš Frelih – Ljubljana Tourism

Dalla cima al sottosuolo è un attimo: qui non sarà il suono dei campanacci ad allietare il tour del sito, ma un silenzio quasi sacrale. Si parla della Grotta Zupanova Jama, la più bella grotta della Dolenjska situata sulla strada locale Grosuplje – Turjak, vicino al centro abitato di Cerovo. Stalattiti e stalagmiti sono le protagoniste di questo tacito scenario calcareo che lascerebbe chiunque a bocca aperta. Le sale della grotta furono scoperte nel 1926 dall’allora sindaco di Šentjur, Josip Perme, da cui poi è stato tratto il nome del sito: sindaco = župan. In precedenza, infatti, la gente locale conosceva soltanto una delle sale, utilizzata come ghiacciaia grazie alla sua formazione carsica e alle basse temperature; oggi invece, se ne contano sei.



La grotta Zupanova Jama è lunga circa 330 metri, con una profondità massima di 122 piedi sotto la superficie terrestre ed è accessibile da 478 scalini, percorso che consentirà di godere di tutto ciò che un ambiente carsico sotterraneo può offrire ad un visitatore: abissi, gallerie, sale e concrezioni calcaree di ogni genere, il tutto illuminato appena dalle fioche luci delle torce che renderanno lo scenario ancora più suggestivo del previsto.

Grotta di Županova Jama. Foto © Produkcija Studio – Ljubljana Tourism

La varietà paesaggistica di questo territorio rende grazia a qualsiasi desiderio; perciò, anche gli amanti di scenari verdi ma più paludosi qui potranno godere di uno straordinario parco naturale: è il Ljubljansko Barje, un’area situata nella Slovenia centrale di circa 160 chilometri quadrati, nella parte più meridionale del bacino di Lubiana. Famoso per la sua straordinaria biodiversità, oggi è noto anche per notevoli rinvenimenti archeologici preistorici conservatisi grazie alle caratteristiche umide del fondo paludoso e divenuti oggi patrimonio dell’UNESCO. Umide praterie confinate, aree boschive, paludi e canali di essiccazione costituiscono un meraviglioso corridoio migratorio, un habitat e una fonte di cibo sano e sicuro per rettili, uccelli, anfibi e mammiferi di ogni genere; un vero e proprio porto sicuro per flora e fauna che possono essere ammirate durante piacevoli passeggiate a piedi o in sella ad una bici.
La storia dell’esplorazione delle Paludi di Lubiana e delle loro palafitte è lunga, ma non è ancora finita. Da pochi mesi è nata MorostigCasa della natura e delle palafitte, per mostrare la ricchezza, la varietà e l’importanza del patrimonio naturale e culturale di Koliščar nella palude di Lubiana.

In bicicletta intorno a Barje. Foto © Produkcija Studio – Ljubljana Tourism

Anche qui l’umidità è protagonista assoluta del luogo, ma in questo caso sarà certamente un piacere farsi coccolare dalle sue tiepide temperature: sono le Terme Snovik, le più alte terme della Slovenia a soli trenta chilometri dalla Capitale. Il luogo è circondato dalle Alpi di Kamnik e della Savinja da una parte e dai magnifici boschi e dalla natura incontaminata della Valle di Tuhinj dall’altra, spazio ideale per chi necessita di evadere dal caotico traffico cittadino e desidera rifugiarsi nel più profondo silenzio della natura. La struttura vanta di un complesso sistema termale che offre ai turisti moltissime varianti: una piscina interna ed una esterna con spiaggia in erba naturale; appartamenti localizzati più in alto rispetto alle terme, interamente progettati con materiali naturali che contribuiscono a creare un ambiente rilassante e confortevole anche all’interno, così da donare continuità e totalità all’atmosfera pacifica e rilassante. Tutte le sistemazioni godono inoltre di una splendida vista sulla valle e sulle montagne circostanti. Le terme di Snovik sono note per le proprietà curative naturali delle sue acque, attirando un certo numero di visitatori curiosi di sperimentarne l’efficacia. Gli ospiti hanno a disposizione diversi tipologie di massaggi, una sauna turca, finlandese e ghiacciata, cura del viso e del corpo, fisioterapia antidolorifica, bendaggi, impacchi e massaggi di Kneipp; una vastissima scelta che saprà soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. A completare questo magnifico quadro di benessere vi è il ristorante Potočka, adiacente alle piscine, con una vasta scelta di piatti e specialità gastronomiche locali, soprattutto a base di trote.

Terme Snovik. Foto © Archivio Terme Snovik

A pochi minuti dalle grandi terme si trova Kamnik, un’affascinante città medievale meno nota ai turisti, ma punto strategico per i cittadini di Lubiana che di solito vi si recano per sfuggire alla solita quotidianità. Questo piccolo borgo, che comprende gran parte delle Alpi di Kamnik e l’area circostante, è un’attrazione per gli amanti dell’alpeggio, ma anche per i più romantici, grazie ad un’antica storia ad essa legata. La tradizione, infatti, vuole che un tempo i pastori regalassero alle loro amate il caratteristico formaggio Trnič di Velika Planina come segno di amore e fedeltà. Il suo centro storico medioevale è senza dubbio uno dei più attraenti centri cittadini dopo la capitale Lubiana. Passeggiando per le vie tra antichi monumenti, edifici storici, romantici caffè, vicoli ciottolati o piccoli negozietti di artigianato locale sembrerà, infatti, di fare un tuffo nel passato. Dalla piazza principale, camminando brevemente, si giunge al Castellotto, uno sperone di roccia che è ciò che resta dell’antico Castello Piccolo, costruito nel XII secolo. Nonostante oggigiorno siano visibili soltanto una massiccia torre e una piccola ma romantica cappella, rimane uno degli edifici più antichi e affascinanti del paese da visitare. Appena fuori dal centro storico della città, si erge, invece, il Castello Grande, monumento che rappresenta la testimonianza più viva del passato di Kamnik. Si raggiunge con una passeggiata di circa 30 minuti dal suo centro, ma dalla sommità si gode di una vista meravigliosa sul paesaggio circostante, che renderà piacevole l’impresa del cammino. Kamnik, inoltre, rappresenta un ottimo punto di partenza per diverse escursioni o attività sportive immerse nella natura che vale la pena provare.

Kamniški vrh. Foto © Matej Povše – Ljubljana Tourism

La quiete naturale la si trova anche a Vrhnika, vicinissima a Lubiana e situata anch’essa sul medesimo fiume, la meta perfetta per chi cerca tradizione, cultura e storia fusi in un’unica e incantevole attrazione turistica. Questo piccolo ma pittoresco centro cittadino si presenta timido e silenzioso all’apparenza, ma dentro di sé nasconde un grandissimo tesoro, tanto da essere considerato una sorella minore della Capitale. Basti pensare che la sua fama è nota sin dai tempi più antichi grazie alla sua nomenclatura: Vrhnika infatti, starebbe per “Nauporto”, nome che portò lo scrittore latino Plinio il Vecchio ad associare la città al luogo da cui passò la nave Argo, a bordo della quale Giasone salpò con gli Argonauti in cerca del vello d’oro. Secondo la leggenda, Giasone, passando da queste parti, si imbatté nel drago che per secoli terrorizzò gli abitanti di Lubiana, liberando così la città da secoli di terrore. Le sue remote origini trovano conferma passeggiando per il centro cittadino, dove è possibile ammirare illustri ritrovamenti archeologici, come le punte di freccia di Sinja Gorica e la ruota di legno più antica scoperta sino ad ora. Perciò, soprattutto ai grandi appassionati di storia classica, si consiglia di cimentarsi nella visita giornaliera di questa piccola, ma unica cittadina che serba in sé molte sorprese tutte da scoprire.

Sveti Jakob. Foto © Jaka Ivančič – Ljubljana Tourism

Uscendo da Lubiana per la Tržaška cesta, invece, si trova questo piccolo centro di villeggiatura ai piedi dei bassi monti del Polhograjsko hribovje: è Polhov Gradec, un paesino sloveno in cui si respira l’autenticità di questo territorio. A dominare il paesaggio è l’antico castello, una fortezza in rovina situata sopra l’insediamento, nel comune di Dobrova–Polhov Gradec. Dopo essere stato distrutto da un violento terremoto, sul sito fu poi costruita una gloriette ottagonale, che la contessa Antonija Blagaj trasformò in cappella nel 1853, aggiungendovi 14 santuari per la Via Crucis per creare un Calvario. Interessanti da visitare sono anche il maniero, il museo delle poste e delle telecomunicazioni e il museo locale: particolarità del maniero è il parco esterno ben curato e circondato dalle mura. Nel cortile si può ammirare inoltre la famosa fontana di Nettuno della seconda metà del XVII secolo, decorata da sculture del re Nettuno, quattro ninfe e dallo stemma dei conti di Polhov Gradec. Il Museo locale contiene la collezione di oggetti appartenenti al patrimonio archeologico e etnologico di Polhov Gradec e dei suoi dintorni, un vero tesoro per chi è curioso di scoprire più da vicino la storia e il passato di questo piccolo borgo sloveno.


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Paesaggi naturali e incontaminati che caratterizzano l’intera Slovenia non sono i soli a rendere questo Paese verde una meta attrattiva; caratteristica dei suoi centri urbani, infatti, è la presenza di grandi parchi, polmoni verdi cittadini che consentono di godere della medesima pace extraurbana, senza però mai doversi allontanare dal centro. Uno dei parchi più noti è proprio è l’Arboreto Volčji Potok, un sito pubblico che si estende su una superficie di più di 85 ettari, nei pressi della capitale Lubiana. Si trova nell’antico parco di una villa di cui oggi ne restano solo rovine, ma la sua bellezza non di certo svanisce. Distese di prato, vialetti in ghiaia, aiuole di fiori colorati, il bosco con il fruscìo delle foglie e il tepore del sole: passeggiare qui dà quasi la sensazione di essere immersi in una qualche remota riserva naturale distante anni luce dal caos cittadino, ma la vera bellezza è proprio questa: ci si trova proprio nel bel mezzo di una città. Il parco è visitabile in ogni stagione perché per ogni momento dell’anno la molteplicità di specie floreali e arboree ne cambia aspetto, rendendolo sempre unico e incantevole.

Tehniški Muzej Grad Bistra. Foto © Jošt Gantar – Ljubljana Tourism

Prati verdi e curati, vialetti assolati, stagni e tanta vegetazione di cui godere e ammirare sono anche ciò che adorna il Castello di Bistra, museo tecnico della Slovenia. Si tratta di uno dei musei più unici del Paese, costruito all’interno di un ex castello e monastero, con una vasta collezione del patrimonio tecnico che varia da utensili per la lavorazione del legno, caccia e pesca all’elettrotecnica, tessile, artigianato in generale, eccetera. Ma non è tutto: questo museo conserva un’affascinante collezione di veicoli che attira l’attenzione soprattutto degli amanti delle quattro ruote: da vedere vi sono le limousine del presidente della Repubblica socialista della Iugoslavia Josip Broz Tito e altre quindici automobili, tra cui esemplari rari di berline di prestigio, la Mercedes 540K del 1939, la Packard del 1937, due ZIS del 1954, una Horch 951A, una Rolls Royce del 1952 e tante altre ancora.

Infine, a pochi passi da Lubiana, si consiglia di visitare il Castello di Bogenšperk, oggi ritenuto uno dei più bei castelli sloveni e uno dei più importanti monumenti culturali del territorio, luogo di piacere e di forte energia positiva. Il castello fu costruito nella prima metà del XVI secolo; particolare caratteristica è il bianco puro delle sue mura esterne, colore che consente all’edificio di spiccare tra il verde circostante. Al suo interno il Castello possiede un museo dove si può visitare la stanza dedicata a Valvasor, famoso poligrafo e scienziato sloveno che nel 1672 acquistò il sito e vi scrisse anche la sua opera più famosa, Gloria del Ducato carniolano; ma ancora, sono visitabili aree riservate alla tipografia e alla principale collezione geodetica slovena, mostre sulla superstizione, sul costume nazionale sloveno, caccia e rocce. Durante una visita in loco, sarà possibile sperimentare la grande energia positiva che questo posto possiede: così, poco dopo l’arrivo, sarà d’obbligo una sana colazione che richiama quella che un tempo faceva lo stesso Valvasor. In seguito, si potrà godere di un percorso di relax unico a base di apiterapia, affiancati da un’erborista che aiuterà a scoprire e creare tutto ciò che di segreto si potrebbe desiderare dalla vita, per una giornata dedicata al piacere del corpo e della mente, un momento di intensa cura personale, soprattutto per tutti coloro che necessitano di evadere per ritrovarsi.

Castello Bogenšperk. Foto © Produkcija Studio – Ljubljana Tourism

Questo piccolo ma incantato Paese offre, dunque, una vastità eccellente di esperienze, località e varietà paesaggistiche, che non basterà una sola vacanza per poter fruire di tutto ciò che esso ha da offrire. Ma una cosa è certa: sarà impossibile tornare a casa scontenti perché anche il più piccolo dei borghi ha qualcosa di magico da offrire, anche il vicolo meno significante ne risulta pittoresco, anche il parco più piccolo della città donerà quella sensazione di pacifica estraneazione, che ogni esperienza sarà un puro nutricamento tanto per la vista quanto per l’anima.

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