La nostra guida, un viaggio nelle meraviglie dell’arte urbana della Capitale.

Non solo immensi capolavori storici e problemi endemici che non conoscono fine: la Città Eterna è anche molto altro. A Roma il passato abbraccia il futuro e la città, da alcuni anni, è una delle nuove capitali europee e mondiali di Street Art.

Scoprire l’arte urbana romana significa avventurarsi in un itinerario che attraversa circa 150 strade e 30 quartieri, dal centro alle periferie, da Testaccio a Tor Marancia, dal Pigneto a Tor Pignattara, dal Quadraro a San Basilio. Sono almeno 350 le opere realizzate negli ultimi anni da artisti italiani e di fama mondiale.

La nostra guida, divisa per quartieri, è realizzata in collaborazione con CARGO Pigneto. Un viaggio tra le meraviglie e i capolavori dell’arte urbana di Roma.

Tor Marancia

Big City Life a Tor Marancia è probabilmente il progetto più riuscito. Il quartiere è oggi uno dei più fotografati e visitati dagli appassionati di Street Art. Il progetto di arte pubblica partecipata per la riqualificazione urbana, culturale e sociale è stato inaugurato nel mese di marzo 2015 e realizzato da 999Contemporary. Ventidue street artist internazionali hanno trasformato altrettante facciate del Lotto 1 di Tor Marancia, borgata romana a pochi passi da Garbatella. In questo articolo, la guida completa alle opere del quartiere.
(Leggi:
Roma, Tor Marancia è un museo a cielo aperto)

Pigneto

Anno dopo anno il quartiere del Pigneto si arricchisce di nuove opere, spuntano oramai ovunque. Qui ci sono i murales dedicati a Pier Paolo Pasolini che a questa zona della capitale era molto legato. In Via Fanfulla da Lodi, dove il regista ha girato Accattone, ci sono le opere di Omino71 “Io so i nomi”, MauPal e Mr. Klevra.

Tor Pignattara

Tor Pignattara è un quartiere situato nel quadrante est della capitale, poco dopo il Pigneto. Negli ultimi anni sono tante le opere di street art che hanno riempito le facciate dei palazzi, grazie al progetto MURo e al contributo di gallerie, come Wunkerkammern, e il comitato di quartiere che ha promosso il progetto I Love Torpignart.




Quadraro

Fondato nel 2010 nei quartieri Quadraro e Torpignattara per poi diffondersi in tutta Roma, il Museo di Urban Art di Roma (MURo) è il ‘museo diffuso’ di Urban Art della città di Roma, creato dall’artista David Diavù Vecchiato. E’ il primo progetto di museo completamente integrato nel tessuto sociale, come la forma d’arte che segue, promuove e produce: la Street Art. Del progetto MURo fanno parte anche GRAArt e POPSTAIRS.

Ostiense – Testaccio

La street art ha completamente cambiato il volto di Ostiense e Testaccio. Grazie al progetto Ostiense District, diversi artisti di fama mondiale hanno trovato nell’atmosfera post industriale del quartiere terreno fertile per la loro creatività. I murales si trovano soprattutto nel tratto di Via Ostiense compreso tra Piramide e San Paolo, e in alcune vie laterali come Via del Gazometro e Via del Porto Fluviale. Il quartiere ospita anche l’opera di Federico Massa, in arte Iena Cruz che ha realizzato un murale ecologico, il più grande d’Europa, con la tecnologia Airlite, una pittura mangia-smog.

San Basilio

Un bell’esempio di rigenerazione urbana attraverso la Stret Art è il progetto SanBa, in una delle cosiddette periferie difficili: San Basilio. I primi murales ad essere realizzati, nel 2014, sono stati quelli dello spagnolo Liqen e dell’italiano Agostino Iacurci.

Il Maam
In via Prenestina, al numero 913, c’è il Maam (Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz – città meticcia), una tappa fondamentale da visitare per ogni appassionato di arte contemporanea indipendente. Fondato da Giorgio de Finis è uno spazio museale occupato calato in un contesto abitativo. Il Maam ospita opere d’arte che spaziano dal graffito al dipinto d’autore, entrambi immersi in una scenografia metropolitana.
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Le scalinate di Popstairs
Attraverso POPSTAIRS l’Arte Urbana prodotta e promossa da anni dall’Associazione MURo arriva dal 2015 in poi sui gradini delle scalinate, di Roma e non solo. POPSTAIRS è un progetto ideato da David Diavù Vecchiato e Maria Rita Delli Quadri. Le foto che pubblichiamo sono tratte dal blog di MURo: muromuseum.blogspot.com
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Tor Bella Monaca

Il progetto Moltitudini, anche qui, è curato dall’associazione 999 Contemporary e si inserisce nell’ambito del bando dell’Estate Romana del Comune di Roma, in collaborazione con le Università di Roma Tor Vergata e Roma Tre e l’associazione El Chentro. Lo scopo è dare il via, grazie all’arte, a un processo di musealizzazione di aree urbane.

Grande Raccordo – Graart

La storia e il mito di Roma rivivono sulle pareti del Grande Raccordo Anulare. Il progetto GRAArt è promosso da Anas e Ministero dei Beni Culturali per valorizzare le infrastrutture di una delle arterie più importanti del Paese e recuperare aree dismesse, riqualificando le periferie. Ne è direttore artistico David Diavù Vecchiato. Anche GRAArt fa parte del progetto MURo.
Le aree interessate dal progetto sono: Torrino Mezzocammino (via Luigi Guglielmi), Gregna di Sant’Andrea (via Lucio Mariani), Romanina (via Pietro Rosano), Tor Vergata (via della Sorbona), Prenestina (via Collatina), La Rustica (via Damone), Ottavia (via Casorezzo), Trionfale (via Casal del Marmo), Boccea (via di Boccea), Aurelia (via Aurelia).

Casal De’Pazzi

Inaugurata lo scorso febbraio 2019, l’opera Riflessi è stata realizzata sulla facciata del Museo di Casal de’ Pazzi dall’artista Jerico Cabrera Carandang, vincitore del bando pubblico diffuso da Zétema e Comune di Roma.

Le opere su Totti

Anche la Street Art celebra il Capitano di Roma, Francesco Totti, con le opere di Sten & Lex, “Totti Wolf”, realizzata durante la prima edizione di Outdoor Festival nel 2010, Lucamaleonte con il murale “Vecchio a chi?” in via Sibari nel quartiere Appio Latino sulla facciata della scuola Pascoli e la storica opera a rione Monti, imbrattata e restaurata più volte.

Di Mauro Orrico
Salentino di origine, romano di adozione, è laureato in Scienze Politiche (La Sapienza) con Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Ha lavorato per Rai3 e La7d. Da 12 anni è anche organizzatore di eventi di musica elettronica e cultura indipendente. Nel 2014 ha fondato FACE Magazine.it di cui è direttore editoriale..