Lltaforte non ci sarà. Ora è ufficiale: il suo stand è stato smontato. Dopo le esitazioni iniziali, Comune e Regione, soci fondatori del Salone del Libro, hanno deciso, insieme agli organizzatori, la rescissione del contratto. “E’ necessario tutelare il Salone del Libro, la sua immagine, la sua impronta democratica e il sereno svolgimento di una manifestazione seguita da molte decine di migliaia di persone”, hanno dichiarato i soci fondatori di Librolandia.

Quello che è uno degli eventi più attesi e partecipati della cultura in Italia, quest’anno ha rischiato di essere macchiato da una presenza che nessuno si aspettava: Altaforte è la casa editrice vicina a CasaPound, il movimento apertamente fascista, in queste ore protagonista delle vergognose aggressioni e minacce alla famiglia rom legamente assegnataria di una casa popolare a Casalbruciato, nella periferia romana. Mentre i camerati continuano ad accupare abusivamente l’enorme stabile nel centro di Roma, alimentando guerre tra poveri in periferia, Francesco Polacchi annuncia che farà causa al Salone del Libro.

Francesco Polacchi in una manifestazione di Casapound a roma. (Foto: Zucchi - da Dinamopress)
Francesco Polacchi in una manifestazione di Casapound a Roma. (Foto: Zucchi – da Dinamopress)

Polacchi è l’editore di Altaforte, ma anche il proprietario del brand Pivert e della rivista Primato Nazionale. Imprenditore e picchiatore, è orgogliosamente fascista, già pregiudicato e tutt’ora sotto processo per violenze.

“Sono fascista. Mussolini è il miglior statista italiano. L’antifascismo è il vero male di questo Paese”. Per questa sua dichiarazione, Polacchi dovrà rispondere davanti ai giudici: il sindaco di Torino Chiara Appendino e il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino lo hanno denunciato per apologia di fascismo (legge Scelba 645 del 1952) e violazione della legge Mancino che punisce chi “pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”.
Al fianco di Appendino e Chiamparino, si è schierato anche il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli.

La polemica su Altaforte era stata aperta dalle dimissioni di Christian Raimo da consulente del Salone a cui sono seguite diverse cancellazioni di presenze: WuMing, Carlo Ginzburg, Zerocalcare, Francesca Mannocchi, la presidente dell’ANPI, l’editore Manifestolibri, Halina Birenbaum, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.

Per giorni si è discusso dell’opportunità che Altaforte partecipasse o meno alla Fiera. Ma c’è stato un elemento che tuttavia è sfuggito a molti: il fascismo in Italia è un reato, punito fino a 12 anni di reclusione. Non è un’opinione come un’altra. Legittimiare questi movimenti, ospitando le attività  commerciali che li finanziano, significa creare un precedente importante.

Oggi Francesco Polacchi denuncia di essere vittima di censura per il suo libro su Matteo Salvini, ma ci sembra surreale che i camerati di Altaforte parlino di libertà di opinione, dal momento che rimpiangono un regime in cui il dissenso veniva represso nel sangue, con i fucili e le deportazioni.

Il noto fumettista Zerocalcare avevo scritto su facebook: “Mi è davvero impossibile pensare di rimanere 3 giorni seduto a pochi metri dai sodali di chi ha accoltellato i miei fratelli, incrociarli ogni volta che vado a pisciare facendo finta che sia tutto normale.
Non faccio jihad, non traccio linee di buoni o cattivi tra chi va e chi non va, sono questioni complesse che non si esauriscono in una scelta sotto i riflettori del salone del libro e su cui spero continueremo a misurarci perché la partita non si chiude così.
Sono contento anche che altri che andranno proveranno coi mezzi loro a non normalizzare quella presenza, spero che avremo modo di parlare anche di quello. Ciao.
PS: non è che io so diventato più cacacazzi negli ultimi tempi, anzi so pure molto piu rammollito, è che oggettivamente sta roba prima non sarebbe mai successa. Qua ogni settimana spostiamo un po’ l’asticella del baratro.”

Come dargli torto?
Ndr: Dopo l’esclusione di Altaforte, gli organizzatori hanno annunciato che ZeroCalcare e WuMing saranno presenti al Salone del Libro, come inizialmente previsto dal programma. 

Di Mauro Orrico
Salentino di origine, romano di adozione, è laureato in Scienze Politiche (La Sapienza) con Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Ha lavorato per Rai3 e La7d. Da 12 anni è anche organizzatore di eventi di musica elettronica e cultura indipendente. Nel 2014 ha fondato FACE Magazine.it di cui è direttore editoriale..