Il mondo dei videogiochi ha subito nel corso dei decenni una rapida quanto affascinante evoluzione, con la diffusione di strumenti sempre più avanzati e lo sviluppo di titoli via via più completi e realistici dal punto di vista grafico. Per chi ha vissuto la nascita dei primi videogame e il loro boom tra gli anni ’80 e ’90, però, nonostante tutte le tecnologie oggi a disposizione, un posto nel cuore resta riservato alle console che hanno fatto storia: dall’Atari alle prime PlayStation, ecco dunque una panoramica sugli apparecchi di gioco più amati di sempre.

Il ritorno ai videogiochi classici

La passione per i videogame non ha età e tutti, a maggior ragione oggi che la tecnologia è diffusa a tutti i livelli, riescono a trovare occasioni di divertimento vicine ai propri gusti. Questo vale anche per i tanti appassionati di vecchia data, che possono dare sfogo alla propria nostalgia grazie alla riproposizione dei grandi classici del settore anche sui moderni sistemi di gioco: basti pensare, per esempio, alla possibilità di accedere a portali interamente dedicati al retrogaming ed emulare i videogiochi storici sui PC più avanzati, così come alle tante iniziative che hanno portato i classici delle sale gioco, a partire dalle slot machine a sfondo storico. Queste ultime, infatti, grazie ad app facilmente accessibili dai dispositivi desktop e mobili offrono agli utenti la possibilità di vivere le sensazioni dei casino fisici in maniera nuova, consentendo al contempo di entrare in contatto con tematiche e ambientazioni caratteristiche, come sulle slot con simboli della civiltà Inca o degli antichi Romani.

Questo fenomeno trova però ulteriori spunti nella scelta di tanti nostalgici di provare addirittura a rimettere in funzione le vecchie console, rendendo il tuffo nel passato ancora più emozionante. Ripescate tra gli scatoloni nell’armadio della cameretta di tanti anni fa, le console con cui siamo cresciuti spesso sono infatti ancora funzionanti, o comunque facilmente riparabili. Ma quali sono le console di gioco più amate di sempre?

Atari 2600 (1977)

Una delle primissime console, immessa sul mercato sul finire degli anni ’70, arrivava direttamente dal Giappone, all’epoca sinonimo di tecnologie di ultima generazione. Parliamo dell’Atari 2600, spesso considerata addirittura come la madre di tutte le console, il dispositivo a cui si deve la rivoluzione videoludica degli anni successivi. Rilasciata nel 1977, l’Atari 2600 ha portato i giochi arcade nelle case di milioni di persone, dando vita a fenomeni iconici come “Pac-Man” e “Space Invaders” e stabilendo le basi per il successo dell’intera industria. Il viaggio tra le console più amate non può dunque che partire da qui.

Nintendo Entertainment System (NES) (1985)

I primi anni ’80 hanno fatto segnare un periodo di declino per il settore dei videogiochi, che sembrava destinato a rappresentare l’ennesima bolla di sapone, invece il crollo del 1983, rimasto negli annali in Giappone con il nome di Atari Shock, non fu che l’inizio di una lunga ripresa. Tra i protagonisti di questa nuova fase, ci fu un’altra azienda oggi storica, ossia Nintendo, che con il NES ha portato alla rinascita dei videogiochi. Con personaggi come Mario e Zelda, il NES ha definito il genere dei giochi platform e d’avventura, segnando un passo decisivo verso il futuro del settore, tanto da essere ancora oggi una delle console più amate dai collezionisti e dai giocatori retro di oggi.

Sega Genesis (1988)

Il Sega Genesis arriva sul mercato nel 1988 e passa alla storia per aver dato vita a una delle rivalità più iconiche della storia dei videogiochi, ossia quella tra Sonic the Hedgehog e Mario, durata decenni e ancora oggi più viva che mai. Con una grafica avanzata per l’epoca e una vasta libreria di giochi, il Genesis è ancora oggi un oggetto di culto per molti, che lo conservano gelosamente tra i reperti vintage più preziosi.

Super Nintendo Entertainment System (SNES) (1990)

Gli anni ’90 segnano una nuova epoca per il settore videoludico, con il rapido avanzamento grafico e tecnologico delle proposte in commercio. Il Super Nintendo Entertainment System gioca un ruolo decisivo in questo senso, grazie a una grafica nettamente migliorata rispetto al passato e a suoni di alta qualità nei giochi Nintendo. Tra i titoli più famosi di questo periodo, “The Legend of Zelda: A Link to the Past” e “Super Mario World”, che hanno consacrato la casa giapponese tra i big del settore.

Sony PlayStation (1994)

Con Sony PlayStation inizia l’era dei dischi ottici nei videogiochi, un passaggio che cambia tutto sia a livello commerciale che di capacità di gestire maggiori moli di dati, con evidenti vantaggi in termini di qualità degli stessi giochi. Pietra miliare nella storia dei videogiochi, la prima PlayStation ha posto le basi per il futuro delle console di gioco, introducendo tra l’altro giochi rivoluzionari come “Metal Gear Solid” e “Final Fantasy VII”.

Nintendo 64 (1996)

Il Nintendo 64 è invece noto per il suo controller a tre manici e per la disponibilità di titoli iconici come “Super Mario 64” e “The Legend of Zelda: Ocarina of Time”. Se Sony nello stesso periodo aveva dato il via a una vera e propria rivoluzione, a distanza di poco tempo Nintendo ha portato il 3D nel mondo dei giochi dimostrando di essere ancora una delle aziende più avanzate sul mercato globale.

Sony PlayStation 2 (2000)

La PlayStation 2 è la console più venduta di tutti i tempi ed è dunque impossibile non chiudere questa breve rassegna con lei: immesso sul mercato nel 2000, nel pieno del primo boom di internet, il dispositivo di casa Sony poteva vantare un’enorme libreria di giochi rispetto ai concorrenti, rappresentando un nuovo modo di intendere i videogiochi in ambito domestico. Tra le novità introdotte con la PlayStation 2 anche il supporto DVD, che ha trasformato il concetto di console così come fino a quel momento era stato inteso, in una piattaforma multimediale a tutti gli effetti.

Entrate ormai nella storia, tutte queste console hanno letteralmente segnato un’epoca diventando fonte di ispirazione per le esperienze di gioco moderne, che pur potendo contare sull’utilizzo delle tecnologie più innovative, probabilmente non raggiungeranno mai il livello di nostalgia e la capacità di emozionare di questi primi strumenti di intrattenimento digitale.