È accaduto all’istituto Alberghiero di Brindisi. Mercoledì 7 febbraio, qualcuno ha imbrattato le mura e le scale esterne dell’edificio scolastico con insulti omofobi rivolti ad un ragazzo minorenne. Gli epiteti erano accompagnati anche dal suo nome e cognome, ma la reazione degli altri studenti è stata esemplare. I compagni lo hanno difeso e hanno riempito la facciata dell’istituto con striscioni con l’hashtag “#siamotuttifroci”. Oggi, gli stessi studenti hanno organizzato con i docenti un flash mob fuori dall’istituto, al quale hanno partecipato anche i ragazzi di altre scuole.

Alla manifestazione ha preso parte anche la vittima degli insulti che ha detto: “Io sono fortunato, ho accanto la mia famiglia e i miei amici, oggi la vostra vicinanza mi fa sentire più forte in questo mio percorso di vita”.

Dopo le sue parole anche altri ragazzi hanno fatto coming out e il dirigente scolastico Vincenzo Antonio Micia ha fatto immediatamente cancellare le scritte, affermando: “Questa scuola costruisce ponti e non permetterà l’omofobia”.

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I rappresentanti degli studenti dell’Alberghiero di Brindisi e Carovigno hanno dichiarato: “Questo episodio testimonia quanto siano ancora radicate, proprio tra noi giovani, l’ignoranza, la paura del diverso e l’intolleranza. Gli autori di queste scritte possono idealmente essere associati a quell’esercito di balordi e criminali che picchiano i barboni, insultano i migranti, violentano le donne. Vorremmo poter fare qualcosa per questi poveri di spirito, loro sì deviati e pericolosi, forse poco amati , certamente trascurati e male educati, ridotti ad essere mine vaganti che tentano di darsi un’identità attraverso atti di bullismo“.