Dai Musei Reali al Mastio della Cittadella, da Palazzo Bricherasio alla Reggia di Venaria: la primavera dell’arte attraversa i musei, le fondazioni e le gallerie d’arte di Torino.

Di Marta Foresi

La primavera è nel segno dell’arte a Torino. Mentre il Museo Egizio festeggia in questo 2024 i suoi 200 anni e si prepara a vivere profonde trasformazioni, la città ospita mostre ed appuntamenti con l’arte che vale la pena scoprire. Musei, Fondazioni e Gallerie d’Arte ospitano mostre ed eventi, nel segno dell’arte più antica, dell’arte moderna e di quella contemporanea, di cui Torino può essere considerata la capitale in Italia anche grazie alla fiera Artissima (la prossima edizione è in programma dal 1 al 3 novembre 2024). Ecco le 5 mostre da non perdere in questa primavera 2024.

1 | Henri de Toulouse-Lautrec
Mastio della Cittadella
20.04.2024 – 21.07.2024

Dal 20 aprile al 21 luglio Torino celebra l’artista francese a 160 anni dalla nascita. La mostra Henri de Toulouse-Lautrec. Il mondo del circo e di Montmartre ospita oltre 120 opere sulle donne delle “maisons closes” di Parigi, sul quartiere di Montmartre e il mondo del circo, dei cavalli che corrono in pista, dei trapezisti e degli acrobati. La mostra ripercorre la breve vita dell’aristocratico Lautrec che morì nel 1901 a soli 36 anni, artista colto e bohémien assurto a simbolo di un’epoca.


2 | Guercino. Il Mestiere del pittore
Musei Reali
23.03.2024 – 28.07.2024

Le Sale Chiablese dei Musei Reali ospitano Guercino. Il Mestiere del pittore, una grande mostra che vede per la prima volta riunito dopo 400 anni il ciclo di dipinti commissionati a Bologna da Alessandro Ludovisi, futuro papa Gregorio XV. Oltre 100 opere di Guercino e di artisti coevi, provenienti da più di 30 importanti musei e collezioni, tra cui il Prado e il Monastero dell’Escorial, presentano la grande arte del Maestro emiliano e insieme raccontano il mestiere e la vita dei pittori del Seicento, in un affascinante, grande affresco del sistema dell’arte.


3 | Capodimonte da Reggia a Museo
Venaria Reale, Reggia
29.03.2024 – 15.09.2024

Oltre 80 capolavori sono allestiti dal 29 marzo al 15 settembre nella Reggia di Venaria in occasione della mostra Capodimonte da Reggia a Museo. Cinque secoli di capolavori da Masaccio a Andy Warhol, a cura di Sylvain Bellenger e Andrea Merlotti e realizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, in collaborazione con il Museo Reale Bosco di Capodimonte e il sostegno del Ministero della Cultura. Le 76 opere provenienti dal Museo di Capodimonte, cui se ne aggiungono 6 dai Musei Reali di Torino, guidano i visitatori alla scoperta del collezionismo delle due famiglie che resero Napoli una città cosmopolita, capitale del Regno delle Due Sicilie.


4 | ShapeINside. Sculture di Rabarama
Palazzo Bricherasio – Banca Patrimoni Sella & C
04.03.2024 -14.06.2024

Banca Patrimoni Sella & C. ospita a Palazzo Bricherasio di Torino, la sua sede istituzionale, ShapINside. Sculture di Rabarama, la mostra monografica – curata da Daniela Magnetti, dell’artista Paola Epifani, in arte Rabarama. Le 14 sculture ospitate mettono al centro il concetto di dinamismo del movimento che ha bisogno di essere plasmato per trasformarsi e offrire una nuova visione della scultura, quella interiore, come suggerito anche dal titolo stesso dell’esposizione (il neologismo ShapINside che, se pronunciato sottovoce, produce un effetto di circolarità sonora richiamando il mondo interno della forma).


5 | La fuga del tempo un ballo sia
Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
11.04.2024 – 28.06.2024

Nel centenario della nascita di Mercedes Viale Ferrero (1924-2019), studiosa di arti della scena nota a livello internazionale, la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino presenta in mostra alcuni tra i documenti più rilevanti e identitari delle sue raccolte: i codici dei balletti danzati alla corte sabauda al tempo delle due Madame Reali, Maria Cristina di Francia (1606-1663) e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours (1644-1724). La mostra è promossa dall’Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Studi Storici e Dipartimento di Studi Umanistici – e dalla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, con la collaborazione di ABNUT – Associazione Amici della Biblioteca.

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