Venerdì sono terminati i colloqui a Istanbul fra Russia e Ucraina. Per Kiev, dalla Russia sono arrivate “richieste territoriali inaccettabili”. Le parti hanno concordato che si incontreranno nuovamente. L’unico risultato raggiunto è lo scambio di mille prigionieri.
La Redazione
Dopo il fallimento del colloquio di Istanbul tra Russia e Ucraina, i funzionari dei due Paesi hanno concordato in linea di principio di incontrarsi nuovamente per negoziare un cessate il fuoco, ha detto il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, che ha presieduto i colloqui. Le due parti hanno concordato lo scambio di 1.000 prigionieri di guerra ciascuna. Non stati raggiunti però altri obiettivi.
Volodymyr Zelensky su X ha scritto: “Ho parlato con il presidente degli Stati Uniti, insieme al Presidente Macron, al Cancelliere federale Merz, ai primi ministri Starmer e Tusk. Abbiamo discusso dell’incontro di Istanbul. L’Ucraina è pronta a compiere i passi più rapidi possibili per portare una vera pace, ed è importante che il mondo assuma una posizione forte”.
Il presidente Donald Trump ha affermato, a bordo dell’Air Force One in partenza da Abu Dhabi, che “potrebbe” chiamare il presidente russo Vladimir Putin per discutere la fine della guerra russa in Ucraina. Lo riporta la Cnn. “Dobbiamo incontrarci. Ci incontreremo io e lui. Penso che risolveremo il problema, o forse no, ma almeno lo sapremo. E se non lo risolveremo, sarà molto interessante”.
Anche il capo negoziatore russo ha confermato: “Riteniamo opportuno continuare i negoziati“.