Il governatore e candidato della Lega Solinas è indagato per corruzione, disposto il sequestro dei beni. Meloni punta sul sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. È diviso anche il centrosinistra: la candidata di M5s, Pd e sinistra è Alessandra Todde, Renato Soru è con Azione e centristi.

La Redazione

L’ultima tegola, in vista delle elezioni regionali sarde del 25 febbraio, è caduta sul governatore uscente Christian Solinas: è indagato per corruzione e la finanza ha eseguito il sequestro cautelativo di beni per un valore di circa 350 mila euro. Solinas è il candidato della Lega, ma la svolta giudiziaria potrebbe accelerare l’epilogo sul candidato unitario del centrodestra, con il suo probabile passo indietro. Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari spinto da Fratelli d’Italia, sarebbe così il nome della coalizione, finora lacerata tra contrasti e faide interne.

Le divisioni celano (non troppo) le tensioni, presenti sia nella maggioranza che nelle opposizioni, in vista delle Europee di primavera. Cambia ben poco anche nel centrosinistra. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle sosterranno la pentastellata Alessandra Todde, ma in campo ci sarà anche Renato Soru che può contare sull’appoggio di Azione, +Europa e di diverse liste centriste.

La legge elettorale per le elezioni in Sardegna non prevede il doppio turno: sarà eletto governatore il candidato più votato. Se dovesse ottenere tra il 25% e il 40% dei voti ci sarà un premio di maggioranza del 55% dei seggi, oltre il 40% invece il premio sarà del 60%. Si può esprimere un voto disgiunto, mentre la soglia di sbarramento è del 10% per le coalizioni e del 5% per le liste non coalizzate.