Il nuovo Pontefice ha 69 anni, è statunitense e ha deciso di chiamarsi Leone XIV: è considerato un riformista, ma pesano le sue posizioni più conservatrici sui diritti civili e le accuse legate ad alcuni casi di abusi sessuali del clero.

La Redazione

Poco dopo le 19 di giovedì, è stata annunciata l’elezione del nuovo pontefice: il cardinale statunitense Robert Francis Prevost è stato scelto come 267º Papa, assumendo il nome di Leone XIV. La fumata bianca è apparsa alle 18:08 dalla Cappella Sistina, segnando la conclusione del conclave iniziato il giorno precedente. L’annuncio ufficiale è stato dato dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti dalla loggia della Basilica di San Pietro.

Un profilo di Papa Leone XIV

Nato a Chicago il 14 settembre 1955, Robert Francis Prevost ha origini franco-italiane e spagnole. Ordinato sacerdote a 26 anni, ha trascorso oltre 40 anni in missione in Perù, dove è stato vescovo di Chiclayo. Nel gennaio 2025, Papa Francesco lo ha nominato prefetto del Dicastero per i Vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina. Con la sua elezione, Prevost diventa il primo papa nordamericano e il primo appartenente all’Ordine degli Agostiniani a salire al soglio pontificio.

Nel suo primo discorso da pontefice, Leone XIV ha salutato i fedeli con le parole: “La pace sia con tutti voi”, esprimendo un messaggio di unità e speranza. “Prego per una pace disarmata e disarmante“, ha aggiunto, per poi rendere omaggio al suo predecessore, Papa Francesco, sottolineando l’importanza della continuità nel cammino della Chiesa.

Dal punto di vista politico è considerato una nomina di compromesso: è un progressista sull’accoglienza dei migranti, il cambiamento climatico e l’attenzione ai poveri, in linea con le posizioni di Bergoglio, ma è più conservatore su altri temi, come i diritti civili. Sulle tematiche LGBTQ+ ha mantenuto posizioni ambigue, senza mai esporsi in modo netto; è contrario al diaconato femminile e all’ingresso delle donne nel clero.

Le accuse legate agli abusi sessuali

L’elezione di Leone XIV non è priva di polemiche. In passato, Prevost è stato coinvolto in due controversie relative ad abusi sessuali da parte del clero. Durante il suo mandato come provinciale degli Agostiniani a Chicago tra il 1999 e il 2001, un sacerdote successivamente condannato per abusi su minori fu autorizzato a rimanere in un convento vicino a una scuola elementare. In un altro caso, durante il suo servizio in Perù, è stato accusato di non aver adeguatamente indagato su segnalazioni di abusi subiti da tre suore. Secondo le accuse, il cardinale avrebbe nascosto i fatti e ostacolato le indagini civili e canoniche. In entrambi i casi, Prevost è stato difeso con fermezza dai suoi sostenitori, che hanno sottolineato la sua innocenza e affermato che le ricostruzioni mediatiche siano state inesatte e ingiuste. Prevost si è sempre dichiarato estraneo ad ogni accusa.

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