Per lo sciopero generale indetto da Usb e Cgil per la Flotilla e per Gaza, cortei e manifestazioni hanno attraversato tutta l’Italia: oltre due milioni di persone nelle piazze, 300mila solo a Roma. Strade gremite a Milano, Bologna, Torino, Genova, ma anche nei piccoli centri. Oggi a Roma dalle 14.30 la grande manifestazione nazionale.
Foto e testi di Mauro Orrico
L’Italia è ancora una volta in piazza per la Flotilla e per Gaza: manifestazioni, cortei e università occupate da Nord a Sud. Nella giornata di ieri di sciopero generale, indetto da Usb e Cgil, due milioni di persone sono scese in piazza in risposta all’abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte della marina israeliana, avvenuto mercoledì sera.
A Roma 300 mila, 100 mila a Milano, in 50mila a Torino, Bologna e Napoli. Ritardi e cancellazioni in tutte le stazioni, blindata Termini. Sulle note di Bella Ciao, è partito intorno alle 10 da piazza Vittorio il corteo nella Capitale. In testa il segretario della Cgil Maurizio Landini, assieme a Maria Elena Delia, la portavoce italiana della Flotilla. “Al corteo di Milano siamo in 100 mila”, ha affermato dalla testa della manifestazione la Cgil di Milano. Il corteo milanese è partito da piazza Oberdan.
A Napoli è stato bloccato il porto, con ritardi e cancellazioni per i treni. A Bologna, corteo in autostrada, è stata chiusa la A14. A Livorno è stato bloccato l’accesso al porto e fermato il traffico commerciale. E tanti cortei si sono svolti anche nei piccoli centri, solitamente non coinvolti dalle manifestazioni.

Lo scontro politico
Scontro a distanza tra Matteo Salvini e Maurizio Landini nello scontro sullo sciopero generale di venerdì. Il Garante ha definito illegittimo lo sciopero perché non c’è stato un preavviso, ma la Cgil ha già annunciato ricorso. Il vicepremier non ha precettato, ma ha detto che “i lavoratori rischiano sanzioni”. Maurizio Landini della Cgil ha risposto: “Salvini minaccia cittadini perbene che esercitano un diritto”.
Elly Schlein, dalla manifestazione a piazza Vittorio per Gaza e la Flotilla, è tornata a rispondere alla premier Meloni: “Come ho detto ieri in Aula, giù le mani dal diritto di sciopero. E’ gravissimo che l’attacco sia arrivato dalla presidente Meloni, così come le minacce di limitarlo. Noi siamo dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori”, ha rivendicato la segretaria Pd che ha sfilato insieme ai giovani Dem dietro allo striscione “Fermiamo il massacro” cantando Bella ciao.
Giuseppe Conte ha attaccato la premier: “Meloni gioca sporco, è la prima agitatrice delle piazze. Provoca lo scontro per soffocare il confronto”.
Per Avs, Nicola Fratoianni ha detto: “Di fronte al genocidio, il nostro governo ha saputo reagire soltanto con parole ipocrite, complici, con inazione e con la vergogna nella quale ha trascinato anche una parte del nostro Paese. Queste piazze gli restituiscono un po’ di onore”.
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Si mobilitano le università
Dopo la Sapienza di Roma gli studenti hanno occupato anche gli atenei di Napoli e Padova. A Genova sono entrati al rettorato. A Milano, Bologna, Bari, Palermo, Pisa e Perugia assemblee e presidi permanenti: «Per la Palestina blocchiamo tutto. È tempo di prendere posizione per fermare il genocidio».



