Siamo tutti affascinati dalla meravigliosa fabbrica dei videogame. Almeno una volta nella vita ognuno di noi ha impugnato un controller o scaricato una app per il telefono, passando qualche minuto a divertirsi con il gioco in questione. Ma quello che spesso ci sfugge è quanto sia davvero diffusa questa passione per i giochi su schermo, che dagli anni 90 a oggi si sono diffusi molto di più di quanto si possa immaginare. Beh alcune risposte possiamo provare a darle grazie ad alcuni studi approfonditi che sono stati fatti negli ultimi anni e che rivelano dati davvero impensabili e a 360 gradi sul comparto videoludico.
Ok, forse alcune cose sembrano impossibili, come le cifre record che sono state raggiunte dai produttori di videogame nell’ultimo triennio, oppure sapere che le ragazze che giocano con console o cellulari sono quasi più numerose dei maschi, ma è tutto vero, come testimoniato dai dati raccolti dalla redazione di slotgallinaonline.it. Ovviamente parte del merito di questa crescita esponenziale della fabbrica dei sogni dei videogiochi è anche dal periodo storico che ha stravolto le nostre vite nel 2020. Dovendo stare in casa, infatti, le persone hanno avuto una difficoltà importante a trovarsi un passatempo che potesse essere piacevole. Ma internet non è andato in crisi solo per le serie tv o la musica in streaming, bensì anche per i videogame, presi letteralmente d’assalto.
Ma non è solo questo fattore ad aver aiutato il comparto videoludico, in quanto i numeri erano già in crescita nel corso del triennio precedente, almeno secondo quello che riporta l’Italian Interactive Digital Entertainment Association (IIDEA): basti pensare, ad esempio, che nel 2019 l’aumento degli incassi nel settore dei videogiochi è stato importante, pari all’1.7% rispetto all’anno immediatamente precedente. Ma nel 2020 il boom è stato clamoroso, con un rialzo di quasi il 22 percento rispetto al 2019 e le prospettive per il 2021 sono ancor più rosee, specie se si dà uno sguardo alle vendite delle console next gen, costantemente introvabili negli store di tutto il mondo a causa della richiesta elevatissima.
Questi studi, inoltre, ci rivelano come non siano solo le console da casa ad aver portato al boom economico del settore videoludico, bensì anche la nuovissima frontiera dei giochi mobile, per tablet e smartphone, che gli utenti scelgono sempre di più a causa del fatto che sono portatili e fruibili ovunque. Il fatturato dei giochi in formato APP, infatti, supera i 700 milioni di euro quest’anno, andando a insidiare quello dei giochi per console acquistati sugli store digitali (circa 800 milioni). A rendere sempre meno ampio il divario è anche il fatto che a giocare non sono più solamente gamers di fasce d’età comprese tra i 6 e i 30 anni, ma anche adulti fino ai 64 anni, a volte anche oltre, con le donne che raggiungono gli uomini specialmente nelle fasce 15-24 e 35-44 anni. Più si avanza con l’età, più si abbandona la console da casa/portatile o il proprio PC per dedicarsi esclusivamente al gaming su dispositivi mobile.
Il tempo trascorso, infine, sui vari hardware che permettono di giocare, è aumentato a dismisura in questi ultimi 3 anni, sfiorando nel 2020 una media di circa 7 ore a settimana per quel che riguarda le maggiori console da casa e le 5 ore su smartphone e tablet. Sarà ancora più interessante scoprire che tipo di dati usciranno nel 2021, data la distribuzione di PS5, XBOX Series e di nuovi telefoni con chip ad alte prestazioni e screen ultra HD, che non potranno che incollare ancor di più gli occhi di tutti i noi allo schermo.